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20 Maggio 2023 - 10:23
"Abbiamo sempre difeso la Costituzione, quando voleva cambiarla Berlusconi o Renzi perché pensiamo che la Costituzione va applicata e non cambiata. Le vere riforme si fanno applicando la Costituzione". Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale del Cgil, parlando di autonomia dalla testa del corteo del sindacato che a Napoli, da piazza Vittoria, ha raggiunto la rotonda Diaz dove si tiene la terza tappa della manifestazione "Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti" organizzata da Cgil, Cisl e Uil.
"Pensare oggi - ha aggiunto - che con quello che sta succedendo nel mondo la soluzione sia costruire piccole patrie e piccoli territori che risolvono i problemi è una follia e una bugia. Si stanno raccontando delle balle alle persone. Non ci fermeremo e se qualcuno pensa di modificare la Costituzione a colpi di maggioranza, sarà il popolo italiano che si mobiliterà e interverrà utilizzando tutti gli strumenti che sono a disposizione. Noi intanto chiediamo al Governo di fermarsi con quel progetto sbagliato e di fare altre riforme. Se non ci ascoltano utilizzeremo tutti gli strumenti democratici disponibili perché questa è davvero una regressione pericolosa e non è quello di cui ha bisogno il Paese".
"Le opposizioni facciano la loro parte" ha detto Landini. "Noi ci rivolgiamo a tutti. Stiamo chiedendo al Governo di aprire un vero confronto con noi, cosa che non sta avvenendo e per questo siamo in piazza. Dopo di che, parliamo con tutte le forze politiche e ognuno faccia la sua parte".
"Non escludiamo nulla" ha risposto Landini, a margine della manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil a Napoli, a una domanda sulla possibilità di uno sciopero generale nel caso in cui il governo non dovesse accogliere le richieste dei sindacati. "L'importante - ha detto il leader della Cgil - è che il governo cambi le politiche. Se questo non avviene noi intendiamo proseguire, useremo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, anche perché nei prossimi mesi non solo c'è la legge sul fisco da affrontare, ma anche la legge di bilancio, e quindi pensiamo che oggi è il momento di cambiare e fare scelte che vanno nella direzione che abbiamo chiesto: salari, riforma del fisco, sanità pubblica, ridurre la precarietà e utilizzare tutti i soldi europei per far crescere davvero questo Paese". "C'è bisogno di fare investimenti e di creare sistema in questo Paese - ha spiegato Landini - a partire dalla sanità pubblica, dal riassetto del territorio e da politiche industriali che creino lavoro e sviluppo. Per questa ragione siamo qui e non abbiamo intenzione di fermarci oggi. Se non ci sono risposte anche la partecipazione di oggi a Napoli ci dice che è il momento di andare avanti, perché così la gente non ce la fa più".
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