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Funicolare di Chiaia, assegnati i lavori: chiusa ancora per un anno

Funicolare di Chiaia, assegnati i lavori: chiusa ancora per un anno

NAPOLI. Al quarto tentativo il Comune è andato a segno e i lavori di manutenzione ventennale della Funicolare di Chiaia sono stati aggiudicati alla Società Graffer srl. Dalla stipula del contratto, che richiede i tempi tecnici necessari alle verifiche e gli affidamenti entro due mesi, la società avrà poi 10 mesi di tempo per concludere tutte le lavorazioni previste nel bando. L'impianto, quindi, chiuso il 1 ottobre del 2022 dovrebbe poter tornare operativo entro maggio 2024. L’importo a base d’asta era di 6.551.949 euro di cui 6.434.10 per lavori, 117.841 per progettazione e servizi entrambi soggetti a ribasso, ancora di cui 116.458 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso, oltre Iva; 450mila euro oltre Iva per eventuale ripetizione di prestazioni analoghe per cui il valore globale dell’appalto è oltre sette milioni di euro con costi della manodopera a circa un milion e e centomila euro.Per evitare ulteriori ritardi, infatti, il Comune ha deciso di separare i lavori elettromeccanici da quelli civili e di lanciare una nuova gara. La scadenza delle offerte era prevista per le ore 12 del 9 maggio scorso. Si trattava del quarto bando di gara. I primi tre non sono andati in porto. La prima gara è andata deserta, e la seconda non fu aggiudicata perché si era presentato un unico concorrente. La terza non è andata a buon fine per un cavillo tecnico. Ovviamente i tempi previsti si sono allungati e di molto, da quelli originari, e probabilmente non si riuscirà a tenere fede alla scadenza della fine dell’anno così come annunciato dall’assessore Cosenza alla vigilia del terzo bando. I disagi per la chiusura dell’impianto sono stati notevoli, viste anche le proteste che si sono susseguite nel momento in cui si è capito che la gara d’appalto per le opere di revisione sarebbero state di non facile assegnazione visto il lievitare dei costi. I treni della funicolare di Chiaia, ogni giorno trasportavano 15mila passeggeri, la maggior parte dei quali lavoratori e studenti. Persone e utenti che hanno dovuto scegliere situazioni alternative con un trasporto pubblico che a Napoli notoriamente fa acqua da tutte le parti. Le ripercussioni, in questo lungo periodo di tempo, si sono subito manifestate anche per la totale inadeguatezza dei mezzi sostitutivi messi in campo dall’Anm. Come più volte sottolineato da Gennaro Capodanno, presidente del comitato Valori collinari, il traffico al Vomero ha subito un incremento notevole e in particolare nelle ore di punta, all’ingresso e all’uscita delle scuole, va letteralmente in tilt, mentre il disappunto e la protesta è andata di pari passo all’insoddisfazione dei residenti e dei napoletani.

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