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24 Maggio 2023 - 09:34
NAPOLI. “Aumento” sarà la parola d’ordine di queste vacanze, e rincari il sottotitolo di un’estate all’insegna del tutto più costoso: il prezzo degli alberghi, tanto per cominciare da un caposaldo delle vacanze, rispetto al 2022 è aumentato in media del 15-18%, con punte che toccano anche il 43% in alcune località di mare particolarmente elitarie. A ruota segue la ristorazione con i listini il cui ritocco arriva quasi al 7%. Il Codacons ha messo a confronto i listini di questa estate con quella dell’ scorso anno, quello che si nota è che i menu costano il 6% in più, una pizza è rincarata del 7%, per una consumazione al bar si spende in media il 4,8% in più, gelati e dolci sono aumentati del 6%, i fast food uguale. Napoli, seppure non esosa come Firenze, Milano, Venezia e Palermo ha ritoccato i prezzi del 13% circa. «Il rischio è che i turisti non potendo affrontare costicosì elevati, saranno costretti questa estate a tagliare i giorni di villeggiatura, o addirittura a rinunciare alle vacanze» aveva detto il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. Lo studio del Codacons lo conferma. Anche i servizi in spiaggia aumentano del 10-15%. Insomma il quadro che dobbiamo aspettarci e del quale un grandissima parte ha già preso visione, è che non sarà un’estate economica. Napoli e la Campania non saranno più una meta dove arrivare e trascorrere una vacanza senza essere salassati. Secondo lo studio Codacons infatti, forti rincari riguarderanno gli alimentari, settore nel quale i prodotti più consumati durante l'estate subiscono rincari anche a due cifre. I gelati costeranno il 22% in più. Il pesce fresco aumenterà in media del 5,9% mentre i prezzi dei prodotti ittici surgelati saliranno del 16,6%. Frutta e verdura fresca del 7,6%, la spesa aumenta del 16% su base annua e di conseguenza andare al ristorante o in pizzeria costerà di più. Il centro storico, per antonomasia uno dei luoghi più abbordabili rispetto al Vomero, a Chiaia o a Posillipo, ha ritocatto i listini di un 12%, così una pizza margherita, una frittura di pesce, un’acqua minerale, un calice di vino, un fiorillo fritto e due coperti a Port’Alba, costerà anche 40 euro. Per quanto riguarda il bere, l'analisi del Codacons stima che gli aperitivi alcolici aumenteranno del 11,5%, le bevande alcoliche dell'8,6% e la birra del 15,5%. Ma attenzione non solo l’alcil, anche i succhi di frutta sono aumentati del18,4% e il 15% per le acque minerali. Ovviamente anche i trasporti hanno avuto rincari e lo si percepisce dal fatto che quelle che sono le compagnie low cost hanno del tutto eliminato i biglietti a prezzi stracciatissimi. Arrivare da Napoli a Madrid con appena 9 euro è un sogno del passato. Acquistare un volo per una località estera costa oggi in media il 46,6% in più rispetto allo scorso anno. In spiaggia, come detto già prima, il caro lettino segue di pari passo il cao energia e gli stabilimenti balneari stanno adeguando al rialzo tutti i prezzi dal 10 al 15%, inolri molti lidi stanno adottando il no food esterno, nel senso che non si può più fare uno spuntino portandolo da casa ma sarai obbligato ad acquistarlo in spiaggia; un aggravio di prezzo che, si stima, potrebbe arrivare anche a 350 euro al mese per due persone. Abbronzarsi costerà di più e anche proteggere la pelle dai raggi nocivi del sole costerà di più, nello specifico circa l’8% in più con punte per le marche più apprezzate dai vacanzieri, Dal Codacons fanno sapere che questo studio «certifica purtroppo un trend al rialzo per tutti i beni legati all'estate - afferma il presidente Carlo Rienzi - e anche se l'inflazione dovesse scendere nelle prossime settimane i prezzi dei beni e dei servizi legati al periodo estivo saliranno tra giugno ed agosto per effetto della maggiore domanda e di fattori stagionali». Insomma se pure l’inflazione dovesse cominciare la sua discesa i prezzi non subirebbero variazioni fino, addirittura, a cristallizarsi.
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