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Show con minacce: arrestati padre e figlio

Show con minacce: arrestati padre e figlio

Poliziotti accerchiati al rione Traiano, in manette Angelo Sansò e il figlio Paolo. L’aggressione durante un concerto neomelodico dedicato a Ciro Sorianiello, parente del boss “’o biondo”

NAPOLI. «Che volete? Stiamo festeggiando, andatevene». Due napoletani del rione Traiano, già conosciuti dalle forze dell’ordine, non gradirono l’arrivo dei poliziotti la notte del 31 gennaio scorso e opposero forte resistenza di fronte alla richiesta di interrompere il concerto di un cantante neomelodico nella piazzetta della cosidetta “99”. Si ascoltava la musica in onore di Ciro Sorianiello, 50enne imparentato con il ras Alfredo Sorianiello “’o biondo” e c’era molta gente che partecipava all’evento.

Il diverbio finì male, ci vollero gli equipaggi di ben sette volanti per riportare la situazione sotto controllo e a distanza di quasi quattro mesi Angelo Sansò e il figlio Paolo Sansò, rispettivamente di 55 anni e 35 anni, sono stati arrestati su ordinanza di custodia cautelare. Angelo e Paolo Sansò, che non hanno precedenti per camorra e devono essere ritenuti innocenti fino all’eventuale condanna definitiva, dovranno rispondere di resistenza e minacce a pubblico ufficiale con l’aggravante del metodo mafioso. In sostanza, secondo l’accusa, i toni e le frasi rivolte agli operatori di polizia furono tali da delineare un quadra indiziario pesante a loro carico.

Tant’è vero che l’ordinanza di custodia cautelare prevede il carcere, dentro cui l’altro ieri mattina padre e figlio sono stati rinchiusi. Gli uomini in divisa quella notte dovettero sudare sette camice persino per identificarli, al punto che fu necessario chiamare rinforzi per concludere gli accertamenti sul posto. Tutto è avvenuto nella zona della “99”, considerata sotto l’influenza del clan Sorianiello. L’invito a interrompere la manifestazione, improvvisata e comunque senza autorizzazione, fu rivolto in maniera educata dai poliziotti di una volante del commissariato San Paolo allertata da alcune telefonate di persone che protestava per il forte volume della musica e gli schiamazzi notturni.

Ma la reazione dei presenti fu diversa: proteste, fischi, improperi verso gli agenti. In particolare si misero in evidenza Angelo e Paolo Sansò, decisi a far sì che continuasse il concerto per festeggiare Ciro Sorianiello, nei cui confronti non sono emerse responsabilità. Va anche sottolineato che il 50enne non risulta organico al gruppo del rione Traiano. Le indagini sull’episodio sono tate condotte dai poliziotti della sezione “Criminalità organizzata” della Squadra Mobile di Napoli (dirigente Alfredo Fabbrocini, vice questore Marika Viscovo) e della squadra giudiziaria del commissariato San Paolo con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia.

Gli investigatori hanno raccolto elementi di colpevolezza a carico degli indagati, accusati di aver minacciato il personale delle Volanti con lo scopo di proseguire nei festeggiamenti organizzati in onore del parente del capoclan che stava celebrando il compleanno, costringendo gli agenti a chiedere rinforzi per interrompere la nottata particolare. Nel corso degli accertamenti sono stati ascoltati alcuni testimoni, ma l’elemento chiave dell’inchiesta sono state le relazioni di servizio dei poliziotti.

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