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Tassa rifiuti, evasione per 770 milioni

Tassa rifiuti, evasione per 770 milioni

Approvato il rendiconto ma i “furbetti” sono troppi: pagato soltanto il 18% delle contravvenzioni stradali

NAPOLI. L’evasione della tassa sui rifiuti ammonta a 770 milioni. E non va meglio per le contravvenzioni stradali. Solo il 18 per cento viene pagato. Sono le cifre riferite dall'assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta, nel corso del consiglio comunale. Ieri l’assise ha approvato il rendiconto di gestione ma gran parte della discussione c’è stata sull'annunciato aumento della tariffa Tari per il 2024 e alla decisione dell'amministrazione di affidare la riscossione a una società specializzata. «Abbiamo deciso di rivolgerci a società esterna per provare a migliorare la riscossione ha detto Baretta forse è l'unica cosa buona che abbiamo preso dalla precedente amministrazione. L'ho studiata, abbiamo lavorato per migliorarla e l'abbiamo fatta. Nonostante ciò non so dire se basteranno dieci anni per risanare la mancata riscossione». Sull’all'aumento della tariffa Tari, di cui il Consiglio discuterà martedì 30 maggio, Baretta ha evidenziato che «in città non si procede all'adeguamento della tariffa da quattro anni».

Il RENDICONTO. Quanto al rendiconto approvato, Baretta ha parlato di un «significativo miglioramento della situazione finanziaria dell’Ente». Il dato più significativo riguarda la riduzione dell'indebitamento che scende dai 2.212 miliardi a 1.989, cioè di circa 220 milioni, collocandosi così sotto la soglia dei 2 miliardi, con un utile netto di amministrazione di 53 milioni, oltre i 169 milioni previsti dal pino di rientro. Si riduce anche il debito finanziario per effetto sia del rispetto del pagamento della rata annuale prevista (141 mln) sia della rinegoziazione dei mutui (11,6 mln). Il documento è stato approvato a maggioranza il rendiconto 2022. Il sì è arrivato con 21 voti favorevoli e la contrarietà delle forze di centrodestra, mentre si sono astenuti i consiglieri Clemente e Lange del Gruppo misto. Dopo l’ok al rendiconto la maggiornaza, nella quale anche ieri come già nell’ultima riunione dell’assise c’è stato più di uno scontro, non ha tenuto. Il Consiglio comunale si è sciolto per mancanza del numero legale. All'appello hanno risposto in 19.

SAN CARLO E METROPOLIANA. Intanto ieri il sindaco Gaetano Manfredi è intervenuto anche sulla questione del teatro San Carlo: «Non sono preoccupato per lo sciopero: se c'è evidentemente i lavoratori hanno i loro motivi per metterlo in atto. Quello che posso dire è che il nostro obiettivo è di salvaguardare il teatro che è costituito in maniera significativa dal contributo che danno i lavoratori». Il sindaco ha parlato anche dei nuovi treni della Metropolitana: «Abbiamo discusso lungamente con Ansfisa e con il ministero dei trasporti per avere delle procedure di collaudo che fossero un po' più rapide, sempre ovviamente mantenendo quelli che sono gli standard di sicurezza e soprattutto affinché non confliggessero con l'uso della rete. I cittadini purtroppo hanno sofferto anche di chiusure del servizio, per cose che si potevano fare di notte».

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