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Agritech, agricoltura in primo piano

Agritech, agricoltura in primo piano

NAPOLI. Il Centro nazionale per lo sviluppo delle Nuove Tecnologie in Agricoltura - Agritech, di cui ente proponente è la Federico II, nasce con l'ambizione di combinare le migliori competenze scientifiche per rendere l'industria agroalimentare italiana più competitiva e sostenibile. «Un progetto che vale 350 milioni di euro di cui 320 milioni a carico del Pnrr, finanziamento senza precedenti che dà una grandissima opportunità». Lo ha detto il rettore Matteo Lorito, presidente della Fondazione Agritech, accogliendo i 40 studenti ammessi all'Agritech Academy, il nuovo percorso di alta formazione dell'Ateneo in collaborazione con le imprese e i centri di ricerca del Centro Agritech, inaugurata ieri al Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio, dove ne è stata realizzata la sede. Il centro formerà tecnici specializzati di alto profilo in grado di comprendere, governare e agevolare la trasformazione tecnologica e digitale del settore primario agricolo, in un'ottica di promozione della sostenibilità ambientale. «Noi ci aspettiamo che ciò che queste ragazze e ragazzi faranno e apprenderanno servirà a raggiungere gli obiettivi dell'Agritech del Pnrr che sono quelli di dare un cibo di migliore qualità a costo inferiore disponibile per tutti rendendo, inoltre, l'Italia ancora più competitiva nello scenario internazionale su un tema importante come quello dell'Agrifood», ha concluso Lorito. «L'Academy è composta da 40 allievi, 10 donne e 30 uomini. Una dura selezione, attraverso bando, ha portato a formare una classe di studenti provenienti da 14 università italiane che arrivano da una formazione in settori che vanno dalle scienze agrarie all'ingegneria chimica, ingegneria gestionale, ingegneria meccanica, informatica, biotecnologie. Tutti ragazzi che hanno manifestato grandi motivazioni», ha spiegato il coordinatore dell'Agritech Academy, Giovanni Battista Chirico. Le lezioni hanno avuto inizio ieri mattina. Il percorso di formazione è di 360 ore distribuite in sette mesi e si divide in 240 ore di lezioni frontali e 120 ore presso aziende partner. «Investire sulla formazione è un aspetto fondamentale , perché oggi abbiamo un sistema sempre più competitivo ed è necessario che ci siano buone competenze da parte dei ragazzi» ha sottolineato il sindaco, Gaetano Manfredi. «C'è un tema di investimenti e anche di competenze intorno al polo del digitale - ha spiegato - abbiamo creato più di 10mila posti di lavoro in questa zona, chiaramente la filiera agroalimentare è un altro settore su cui se si investe opportunamente sulle competenze si possono creare migliaia di posti di lavoro».

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