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29 Maggio 2023 - 10:09
Gli uomini di Malanapoli lanciano l’ennesima sfida allo Stato e lo fanno con un raid dalle modalità a dir poco eclatanti: una sparatoria in pieno giorno, nel cuore della città e a due passi dalla sede della Prefettura di piazza del Plebiscito, tra l’altro a due passi dal mega palco allestito per il concerto di Gigi D’Alessio. Il raid è scattato poco prima delle nove di ieri mattina e ha visto protagonisti due uomini, entrati in azione a bordo di un’auto bianca al momento non meglio precisata. Il commando è sfrecciato ad altra velocità in via Gennaro Serra, angolo via Monte di Dio, e incurante del fatto che in strada fossero già presenti decine di persone ha sparato all’impazzata. Per fortuna nessun passante è stato travolto dalla pioggia di piombo, ma la potenza di fuoco è stata a dir poco allarmante. Sul selciato, infatti, gli agenti della polizia di Stato hanno individuato ben sei bossoli e un’ogiva calibro 9,21. La stesa è purtroppo soltanto l’ultima di una lunga serie di eventi criminali che da anni avvelena la zona. La circostanza singolare, oltre che inquietante, è che stavolta i sicari non hanno agito di notte, dunque durante lo svolgimento della movida, ma in pieno giorno e davanti a decine di passanti che hanno assistito sconvolti alla scena. Il raid è tra l’altro avvenuto in una strada in cui risiedono decine di professionisti e persone rispettabili: esclusa dunque l’ipotesi di un’intimidazione rivolta all’indirizzo di qualche gestore di piazze di spaccio. Che invece sono ben presenti nel vicino Pallonetto di Santa Lucia e a Monte di Dio. Insomma, il movente della sparatoria resta al momento un grande rebus. La polizia, intervenuta sulla scena intorno alle nove, pochi minuti dopo aver ricevuto le prime segnalazioni, ha intanto acquisito le immagini registrate dalle telecommerciali che sorgono lungo via Gennaro Serra, nella speranza che da quelle registrazioni possa emergere qualche elemento utile a risalire ai due balordi che hanno fatto fuoco. Le indagini sul caso state affidate agli investigatori del commissariato San Ferdinando, che hanno ascoltato anche alcuni testimoni oculari. La zona di piazza del Plebiscito non è purtroppo nuova a episodi del genere. Si tratta infatti di una delle aree più calde della città sotto il profilo della sicurezza, come dimostrano le tante rapine e sparatorie registrate negli ultimi anni. I motivi alla base dei raid sono molteplici: in alcuni casi si tratta di regolamenti di conti tra paranze di giovani malavitosi, in altri di spedizioni punitive innescate da futili motivi, come la gelosia per una ragazza contesa. Non mancano poi i reati predatori, con scippi e rapine di orologi di lusso. Le indagini arrivano per fortuna quasi sempre a una svolta positiva. Pochi giorni fa, vale la pena ricordarlo, la polizia ha arrestato Matteo Cammarota, 27enne dei Quartieri Spagnoli, accusato di aver sparato alle gambe di Saverio Cannola il 4 settembre scorso. Un raid scaturito in quel caso da una lite tra un suo conoscente e la vittima. Il giovane decise però di affrontare la faccenda a modo proprio.
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