Tutte le novità
01 Giugno 2023 - 08:53
«La nuova tassa sui rifiuti approvata dal consiglio comunale di Napoli è una stangata a ciel sereno per le utenze domestiche e le attività commerciali. Famiglie, commercianti ed imprese non possono pagare anche per chi l’ha sempre evasa e per il mal funzionamento della raccolta rifiuti». Esercenti e famiglie hanno mal digerito la decisione dell’amministrazione comunale di aumentare la Tari giustificandola all’aumento del costo del servizio fermo al 2019. «Com’era nell’aria il Comune ha aumentato la Tari, anche se l’aggravio per le famiglie resta compensato da una maggiore rateizzazione e dalla presenza del bonus», afferma Gianni Lepre, vicepresidente Centro Studi per l’Artigianato di Casartigiani Napoli. «L’aumento del 13 per cento per le abitazioni e del 22,5 per le utenze commerciali sono elevate, soprattutto per quelle categorie che lo Stato non riesce ad aiutare, come piccoli commercianti ed artigiani. Se partiamo dal presupposto che la città solo adesso sta uscendo dai postumi della pandemia e riprende a vivere sul versante economico e produttivo, l’aumento è maggiormente ingiustificato. È pur vero, come ha sottolineato l’assessore al Bilancio Baretta, che le nuove tariffe non aumenteranno nel 2024, e che dal 2025 potrebbero addirittura tornare a diminuire, ma il problema - rileva Lepre - riguarda gli attuali aumenti che non solo vanificano i pur lievi introiti delle ultime settimane, quanto per alcuni mettono a serio rischio la continuazione dell’attività con una pressione fiscale che resta sproporzionata rispetto al giro d’affari». E Vincenzo Di Giacomo, presidente Adoc Napoli e Campania: «Sicuramente era necessario “coprire” un buco di bilancio di circa 30 milioni di euro, ma ci si chiede: non si poteva intervenire prima apportando correttivi e soprattutto un efficientamento del servizio che ancora oggi risulta del tutto inadeguato a fronte di costi tra i più alti d'Italia? Basta con lo scaricabarile sulle amministrazioni precedenti, occorrono interventi seri affinché questi servizi fondamentali per la cittadinanza diventino efficienti e proporzionali nei costi rispetto alla qualità resa». E così gli esercenti. Gennaro De Rosa, titolare dell’omonima Dolceria di Fuorigrotta: «Paghiamo i rifiuti a peso d’oro per un servizio di raccolta a dir poco mediocre. È una stangata difficile da digerire rispetto agli standard ben lontani da quelli delle altre città». Sulla stesa scia, Maurizio Rotenni della pizzeria Re FarinaBella Figliola): «È un paradosso in quanto l’aumento non corrisponde ad un’efficiente gestione del servizio di raccolta. Il Comune non ha tenuto conto nemmeno del calo della clientela per il carovita e quindi dei rifiuti prodotti. Non ci aspettavamo una batosta così alta che si aggiunge a quella altrettanto alta dei fornitori».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo