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Blitz degli attivisti alla spiaggia di Donn’Anna

Blitz degli attivisti alla spiaggia di Donn’Anna

Bagarre sulla spiaggia libera di Donn’Anna ieri mattina. Dodici agenti del commissariato di Posillipo e funzionari della Digos sono stati costretti a scendere fino al bagnasciuga della spiaggia libera sotto palazzo Donn'Anna per identificare i bagnanti dei comitati per “il mare libero, gratuito e pulito di Napoli” che avevano lanciato per ieri mattina appuntamento per un bagno collettivo sulle spiagge libere, le ultime rimaste della città. In spiaggia c’erano varie decine di attivisti organizzati con striscioni, megafono e volantini, oltre che una troupe della TV francese M6, per protestare contro la ventilata approvazione del numero chiuso e rivendicare l’estensione delle spiagge libere come unica soluzione al sovraffollamento. Ieri però alla spiaggia libera delle Monache, adiacente al bagno Sirena, nessun problema, ingresso libero e spiaggia affollatissima. Le cose sono andate diversamente alla spiaggia libera sotto Palazzo d’Anna, dove il cancello gestito dal concessionario del Bagno Elena, unico punto di accesso alla spiaggia libera, è stato trovato chiuso. A niente è servito bussare. A questo punto gli attivisti, per recarsi in spiaggia, sono passati dall’ingresso principale del lido in quanto l’unico punto di accessoera chiuso. Conquistata la spiaggia libera fino ad allora deserta, gli attivisti hanno potuto fare un bagno e hanno iniziato a pulire la spiaggia riempiendo 5 sacchi di rifiuti. Dopo poco tempo però sono sopraggiunte le forze dell’ordine e la polizia ha identificato alcuni attivistibagnanti, tra lo sconcerto e l’ilarità delle centinaia di persone presenti, tra cui anche la troupe francese della popolare televisione M6, che stava documentando l’uso tutto taliano delle concessioni balneari. Gli attivisti solo allora hanno saputo dagli agenti che proprio poche ora prima era stata approvata dal Comune di Napoli una nuova delibera che riattiva il numero chiuso sulle poche ed esigue spiagge libere di Napoli, come ai tempi del Covid. Gli attivisti e le attigli abitanti della città, in particolare delle fasce più deboli che non possono permettersi di pagare somme sempre più esose per poter usufruire di un bene comune come il mare. Contro questa gestione del mare, i Comitati invitano tutti/e a partecipare alle prossime iniziative di mobilitazione e denuncia, tra cui un presidio di protesta sotto Palazzo San Giacomo». Intanto dopo l’assalto degli attivisti alla spiaggia libera e la chiusura dei lidi per sold out con decine di persone, tra cui tantissimi turisti, in attesa fuori ai cancelli, i residenti hanno anche denunciato l’abbandono totale di via Posillipo durante i fine settimana estivi. Per Vanda de Lucia del comitato Per Posillipo, quello cui si assiste nei week end a Posillipo è «fuori da ogni logica. Traffico alle stelle, macchine dappertutto che bloccano il traffico e che non consentono il passaggio dei pullman o dei mezzi di soccorso che restano imbottigliati. Il tutto senza che un solo agente fosse presente. Sempre più abbandonati».

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