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Mala dei Quartieri Spagnoli, in manette l’ultimo ricercato

Mala dei Quartieri Spagnoli, in manette l’ultimo ricercato

Era sfuggito al blitz contro la camorra dei Quartieri Spagnoli, ma i carabinieri avevano saputo che si trovava in Spagna per una breve vacanza e l’hanno atteso al varco. È sceso poco dopo la mezzanotte di ieri dall’aereo di una compagnia iberica Leonardo Mazzarella, 31 di origini salernitane ma napoletano d’azione e vicino al gruppo del ras emergente Vincenzo Masiello “’o Cucù”, trovandosi gli investigatori dell’Arma che lo circondavano. Ora è a Poggioreale in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Ha diversi capi d’imputazione a carico (ferma restando la presunzione d’innocenza fino all’eventuale condanna definitiva) in relazione ai piccoli traffici di droga che si svolgevano nei vicoli non lontani da via Toledo. Sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e del nucleo operativo della compagnia Napoli Centro a stringere le manette intorno ai polsi Leonardo Mazzarella, tra i pochi latitanti dell’operazione che ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’ufficio gip partenopeo su richiesta della Dda. I destinatari erano 53, indagati a secondo delle varie posizioni per associazione mafiosa, associazione semplice finalizzata allo spaccio di droga e per il tentato duplice omicidio contro Paolo Pesce (“”o Chipeppe” poi morto per cause naturali) e Domenico Masi. Un duro colpo ai tre clan dei Quartieri Spagnoli che hanno stretto nel 2019 un’alleanza da “sistema”: gli Esposito di Antonio “’o pallino”, i Masiello retti da Vincenzo, figlio dell’altrettanto conosciuto Antonio “’o no”, ed Eduardo Saltalamacchia. I primi con base nella zona della “Speranzella”, i secondi con base a largo Baracche, gli ultimi alla Pignasecca. Leonardo Mazzarella è stato bloccato nel terminal arrivi dell’aeroporto di Capodichino, di rientro dalla Spagna ma prima di essere accompagnato a Poggioreale è stato condotto negli uffici della caserma “Pastrengo” per le formalità burocratiche. Nei suoi confronti gli investigatori hanno raccolto gravi indizi per la partecipazione all’attività illecita di traffico di droga insieme con presunti complici in numero superiore a dieci: Richard Ronald Ageyn; Lorenzo Cangiano; Michele D’Alessandro; Vincenzo D’Avino; Mariano Delle Rosse; Luigi Gaudino; Maria Lo Vasco; Gaetano Masiello; Vincenzo Masiello; Leonardo Mazzarella; Salvatore Mazzocchi; Arturo Picco; Antonio Pomidoro; Alessandro Romano e Giuseppe Zappella. In particolare Leonardo Mazzarella è finito nel mirino della procura in due giorni diversi, il 6 luglio 2019 e il 22 ottobre dello stesso anno. Nella prima occasione grazie a una telecamera e a una microspia sono state riprese scene di detenzione e spaccio di cocaina in una piazza in cui si alternavano come vedette Mazzarella, Gaudino, D’Avino, Vincenzo Masiello e un minorenne. Alcuni dialoghi tra gli indagati: «Quant’è qua?». «Dieci e quattro (10,4 grammi, ndr)». «Fammi due e 5». «Due e 7, diglielo diglielo». «A me servono due pezzi». «Prendili dalla pietra».

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