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Svelate le tane di Imperiale: sedici nascondigli in tutta l'area flegrea

Svelate le tane di Imperiale: sedici nascondigli in tutta l'area flegrea

Sedici nascondigli, quasi tutti dislocati tra le campagne dell’hinterland flegreo, in particolare tra Quarto e Giugliano, grazie ai quali Raffaele Imperiale è riuscito per anni a movimentare colossali carichi di cocaina diventano uno dei più potenti narcos del mondo. Mese dopo mese la rete di connivenze dell’ex ras del clan Amato-Pagano va sempre più in frantumi e stavolta la picconata arriva da Luca Alvino, l’uomo che la holding aveva deputato allo spostamento della droga: «Avevo il ruolo di trasportatore su Napoli, conto di Ursini (Daniele Ursini, ndr) e sotto le sue direttive. Ursini è mio cugino. Ho cominciato nel 2018». Con queste parole, rese agli inquirenti della Dda di Napoli il 6 marzo scorso, Alvino ha deciso di vuotare il sacco, rivelando ogni informazione in suo possesso in merito all’organizzazione capeggiata da “Lello Ferrarelle”. Descritto il suo ruolo nell’associazione, il 46enne si è quindi soffermato sui cosiddetti “appoggi”, cioè i luoghi in cui in narcos depositavano i carichi di cocaina in attesa della consegna agli acquirenti finali: «Il mio compito era quello di stoccaggio, dovevo ritirare i carichi di sostanza stupefacente e dovevo nasconderli negli “appoggi”. Questo è durato fino al 25 marzo 2021, quando sono stato arrestato in flagranza insieme a Luca Cammarota e Pasquale Politelli, in un’abitazione a Giugliano... Politelli era un ragazzo che lavorava alla Whirlpool ed era l’affittuario della casa, una villetta a due piani, con un box sottostante, che noi usavamo per effettuare scambi tra me e Cammarota... Da Politelli non facevamo stoccaggio, ma solo trasbordo, perché non c’era una botola nel box». Quanto agli altri nascondigli: «I luoghi dove invece stoccavamo la sostanza erano, il “Pasticciere”, che si trovava al Parco Castello di Lago Patria. La villetta era affittata da Francesco Ferrara... Paremax, Antonio Cerullo, ubicato a Licola. Anche qui si trattava di una villetta a due piani... Triky, sito in via Casalanno a Marano. L’affitturario era un tale Giuseppe, cognato di Ciro Gallo. Si trattava di un appoggio destinato solo al deposito dei soldi e al conteggio... Ippè, si tratta di due villette di proprietà di tale Salvatore, una vicina all’altra, in una traversa di via Staffetta... Cuoco, nei pressi del centro commerciale di Quarto... Cavallaro era invece un appoggio di Carbone ed era gestito dalla sua batteria». Alvino ha poi indicato i siti destinati al solo scambio: «Quello di Politelli... Oscar, a Licola, una villetta a due piani con box sotto, nei pressi dello Champs Elysees... Ciambella, un box sito in una traversa di via Santa Maria a Quarto, all’altezza di una banca... Poi vi erano i box gestiti direttamente da noi. Sedici, a via Santa Maria a Quarto... Sole, in corso Italia di Quarto... Sessantanove, in via Crocillo a Quarto... Obelisco, solo per parcheggiare le auto, in un parco in una traversa di corso Italia a Quarto... Mammà, sito a Quarto... Vigile, anche qui senza contratto, a Quarto... Metro, sempre a Quarto, dove tenevamo un’altra Panda Van, nella stessa traversa di Vigile».

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