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05 Giugno 2023 - 09:47
Bivacchi alla fontana del Carciofo e la facciata di Palazzo Reale trasformata in discarica
NAPOLI. La Fontana del Carciofo utilizzata per bivacchi, decine di turisti seduti sul bordo della vasca checonsumano un pasto frugale come al bar, i vasi in pietra che ornano la Fontana sono ricolmi di rifiuti. Ai lati di Palazzo Reale una discarica a cielo aperto: decine e decine di bottiglie allineate sulla parete del Palazzo e così via attraversando piazza Plebiscito fino a Santa Lucia. Lungo il tragitto cestini debordanti, cassonetti stracolmi e rifiuti speciali. Fanno bella mostra un forno a micronde e una scrivania mentre passeggiano file interminabili di turisti. C’è anche chi ha depositato una grossa busta contenente umido, probabilmente proveniente da uno dei ristoranti della zona, prima all’esterno dei cassonetti poi una volta beccato in flagrante l’ha sistemata nella campana della carta. Umido nella carta, alla faccia della raccolta differenziata. Sono le immagini immortalate dai cittadini e inviate al deputato di Alleanza Verdi – Sinistra Francesco Emilio Borrelli in queste giornate di sold out turistico anche per la festa scudetto del Napoli culminata ieri con l’installazione dei maxischermi e con migliaia di persone che hanno “trattato” la città indegnamente. «La nostra meravigliosa città vive un momento magico, gettonatissima, è tra le mete preferite dai turisti di ogni parte del mondo oltre che presa d’assalto dai tifosi del Napoli accorsi da ogni dove per festeggiare lo scudetto in città. Purtroppo c’è ancora molta strada da fare per essere all’altezza dei grandi numeri che oramai si registrano costantemente da tempo. I flussi di visitatori vanno disciplinati, occorre potenziare i servizi e la sorveglianza affinché siano all’altezza dei numeri in crescita. I tesori della città e i monumenti vanno tutelati non dati in pasto alle masse» ha commentato Borrelli. Le immagini danno invece tutt’altra situazione. Ieri via Toled, da friggitoria a cielo aperto si era trasformata in pattumiera a cielo aperto. Il Lungomare e Posillipo una promenade dove orde di ragazzini circolavano tranquillamente in costume come stessero sul bagnasciuga della Riviera. «L’overtourist è anche questo» ha sottolineato Michele Bianco, host a Chiaia. «Penso però che più che si stranieri, in questo caso, stiamo parlando di cinta urbana. Io ospito tanti turisti, lo vedo dai loro comportamenti, non pranzerebbero seduti su una fontana monumentale».
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