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Si è costituito Salvatore Onda

Si è costituito Salvatore Onda

Il figlio del killer dei Gionta, Umberto, era latitante da 6 mesi,sfuggito agli arresti del blitz contro 15 narcos

TORRE ANNUNZIATA. È terminata la latitanza di Salvatore Onda, 30enne, ricercato da sei mesi. Si è consegnato, infatti al carcere di Poggioreale. Salvatore Onda è figlio di Umberto, il killer del clan Gionta di Torre Annunziata condannato all’ergastolo per 3 dei 6 omicidi commessi tra il 1998 e il 2004 nella sanguinosa guerra di camorra contro il sodalizio criminale dei LimelliVangone. Salvatore Onda aveva fatto perdere le sue tracce dal novembre 2022, quando finirono agli arresti per un traffico di droga sull’asse Olanda-Torre Annunziata 15 persone, altre 6 ai domiciliari.

Quattro sfuggirono al blitz, te tra questi anche Salvatore Onda, ex calciatore del Savoia. Salvatore Onda è il cugino omonimo dell’uomo ritenuto il “deus ex machina” della politica di Torre Annunziata e una delle principali cause di infiltrazioni della camorra nell’amministrazione comunale, poi sciolta per questo motivo un anno fa. Secondo l’Antimafia, Onda era tra i capi di una organizzazione che avrebbe gestito per anni l’import di cocaina all’ombra del Vesuvio, grazie ai legami diretti con Bruno Carbone, braccio destro di Raffaele Imperiale, quest’ultimo oggi collaboratore di giustizia. Secondo l’Antimafia, a capo dell’organizzazione c’era Francesco De Simone, 67 anni, esponente di spicco della famiglia dei “quagli quagli”, potenti narcotrafficanti di Torre Annunziata, anche lui catturato dopo una lunga latitanza in un appartamento di Amsterdam l’8 febbraio 2018.

Lui avrebbe fatto da intermediario tra Carbone e i narcotrafficanti di Torre Annunziata. Ai vertici del gruppo ci sarebbero suo cognato Mario Iovene, detto “zatterone”, e i suoi generi Francesco Maresca (figlio di Giuseppe “'o saccaro”, esponente del clan Gallo Cavalieri ucciso in un agguato a Torre Annunziata nel 2014), Sabatino Pinto e proprio Onda junior. Eppure, Salvatore Onda era stato uno dei protagonisti della vittoria del campionato di Eccellenza del Savoia Calcio durante la stagione 2010/2011. A quell’epoca, in panchina Pasquale Vitter e alla presidenza Raffaele Verdezza. Poi, però, su di lui ha avuto un fortissimo ascendente il facile guadagno dell’organizzazione di narcotrafficanti che lo ha distolto dalla vita sana in cui aveva cominciato a camminare.

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