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08 Giugno 2023 - 08:24
I Carabinieri della Compagnia di Napoli Centro hanno eseguito una misura cautelare personale emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura di Napoli - IV sezione indagini, competente in materia di ''violenza di genere e tutela delle fasce deboli della popolazione'', nei confronti di 7 persone. Due indagati sono stati accompagnati al carcere di Poggioreale, uno presso il carcere di Pozzuoli, mentre ai restanti quattro sono stati applicati gli arresti domiciliari.
Gli indagati, operatori socio sanitari di una struttura residenziale privata per anziani ubicata nel Quartiere Chiaia, “Nonna Rosa", sono ritenuti gravemente indiziati, in concorso fra loro, di maltrattamenti, continuati e pluriaggravati, in danno di persone affidate alla loro cura e vigilanza. Dalle indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Napoli Chiaia sarebbero emerse reiterate e quotidiane condotte di umiliazione, minaccia, grave violenza fisica e psicologica nonché molteplici episodi di deliberata indifferenza rispetto agli elementari bisogni di assistenza ai pazienti, di età compresa tra gli 80 ed i 100 anni.
Le condotte degli operatori sanitari, documentate da intercettazioni ambientali audio e video, sarebbero state commesse ai danni di anziani in età avanzata, compresa tra gli 80 e 100 anni. Tre degli odierni indagati avrebbero altresì indebitamente percepito il reddito di cittadinanza (uno in forma diretta, due in maniera indiretta).
GLI ARRESTATI. Il giudice ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per Gennaro Postiglione, 53 anni; Marco Marzano, 46 anni; Grazia Rocco, 35 anni. Ai domiciliari sono finiti Rosa Mascetta, 24 anni; Simona Cimmarosa, 35 anni; Aniello Robilotta, 32 anni; Caterina Fornaro, 58 anni. Indagata a piede libero anche la rappresentante legale della struttura residenziale. Per tutti gli indagati vale la presunzione d'innocenza fino a eventuale condanna definitiva.
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