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"Delitto d'orrore" a Sant'Antimo: ammazza nuora e genero

"Delitto d'orrore" a Sant'Antimo: ammazza nuora e genero

Sospettava che tra il suo genero e la sua nuora ci fosse una relazione extraconiugale e che avessero tradito i suoi figli Anna e Alfredo. E così il suocero Raffaele Caiazzo, 44 anni, ha ammazzato a colpi di pistola il 29enne Luigi Cammisa, e la 24enne Maria Brigida Pesacane, quest’ultima con i figli piccoli in casa. Poi si è costituito ed è stato arrestato con l’accusa di duplice omicidio. Il tutto per voci che da qualche tempo si rincorrevano a Sant’Antimo e che sarebbero state già all’origine di litigi familiari. E così Caiazzo ha messo in atto la sua personale “vendetta”. Prima si è presentata, alle 6,30, a piazza Sant’Antonio di Padova e ha freddato Cammisa, sposato con la figlia del 44enne, Anna, e padre di due figli di 2 e 7 anni. Poi ha proceduto all’“esecuzione” della nuora, colpendola nell’abitazione della 24enne in via Enrico Caruso. I carabinieri si sono prima recati sul luogo dell’uccisione dell’operaio ,trovandolo crivellato di colpi: poi si sono recati in via Caruso, al civico 17, da dove era arrivata la segnalazione di altri colpi di pistola. E qui si sono trovati davanti agli occhi la scena di Maria Brigida Pesacane riversa in bagno in un lago di sangue: in casa c’erano anche i figli di 2 e 4 anni che, a quanto pare, hanno sentito i colpi ma non hanno assistito alla scena del nonno che sparava alla madre. Le indagini condotte dai carabinieri di Giugliano in Campania e coordinatore alla Procura di Napoli Nord si sono rivolte praticamente subito sul movente di carattere familiare. Gli investigatori hanno sentito subito i parenti delle due vittime: alcuni hanno fatto riferimento a una presunta liason tra Cammisa e la Pesacane e altri hanno fatto il nome di Caiazzo che, però, nel frattempo si era reso irreperibile agli uomini dell’Arma che lo stavano cercando per chiedere di chiarire la posizione. Immediatamente sono scattate le ricerche, con la foto segnaletica del suocero delle due vittime che è stata immediatamente diffusa dai militari agli organi di informazione dopo l’autorizzazione da parte della Procura di Napoli Nord. Sentitosi evidentemente braccato, Raffaele Caiazzo poco prima dell’ora di pranzo si è costituto nella caserma dei carabinieri di Gricignano d’Aversa da dove è stato poi portato nei locali della Compagnia di Giugliano in Campania dove è stato dichiarato in arresto con l’accusa di essere l’autore del duplice delitto. L’uomo non ha confessato né ha fornito indicazioni per il ritrovamento dell’arma del delitto: ma gli elementi raccolti dagli investigatori convergono tutti nella direzione della sua colpevolezza. Quel che sembra certo è he Caiazzo avrebbe fatto tutto da solo, colpendo mortalmente prima Cammisa, che era in strada per recarsi, con ogni probabilità, al lavoro, e poi si è recato a casa della nuora ammazzandola. Un nuovo, duro colpo per tutta la cittadinanza di Sant’Antimo, che a pochi giorni dalla tragedia della morte di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa a Senago, in Lombardia, dal compagno Alessandro Impagnatiello, reo confesso del delitto, si trova a fare i conti con una nuova, drammatica vicenda.

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