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Autonomia differenziata, convegno a Napoli per i repubblicani

Autonomia differenziata, convegno a Napoli per i repubblicani

NAPOLI. Martedì 13 giugno alle ore 16 si terrà il convegno Autonomie differenziate e autonomie "speciali" in Italia: successi, fallimenti e prospettive, promosso dal partito Repubblicano di Napoli, presso il Consiglio Comunale di Napoli, sala Nugnes in via Verdi Via G. Verdi, 35.

Saranno proposti numerosi e significativi spunti di riflessione. Dopo i saluti di Flavia Sorrentino, consigliere comunale Napoli; Paolo Guerriero, vice presidente nazionale Associazione Mazziniana Italiana; Marco Spina, segretario nazionale Giovani Repubblicani; Maria Lamberti del Movimento Donne Repubblicane; Luigi Maglione, sindaco di Casavatore; Introduce i lavori Carmine Pezzullo, commissario provinciale PRI. Relatori: Fulvio Frezza, consigliere regionale; Massimo Villone, presidente del Cordinamento per la democrazia Costituzionale; Nino Galloni, economista; Carlo Amirante, presidente ANPPIA Napoli; Pasquale Gallifuoco, geografo, vice commissario regionale PRI; Francesco d'Ippolito, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi Vanvitelli; Francesco Saverio Coppola, presidente Guido Dorso; Corrado De Rinaldi Saponaro, segretario nazionale PRI.

«Il disegno di legge che il governo Meloni manifesta con la ferma intenzione di farne il battistrada di una profonda trasformazione del sistema democratico e rappresentativo, per essere più precisi, sia della forma di stato che di governo – dichiara Carmine Pezzullo il leader dei Repubblicani di Napoli – è un processo di controriforma che culmini con l’elezione diretta del presidente del Consiglio o del Presidente della Repubblica».

«Infatti il rischio maggiore che si corre - prosegue il commissario dei repubblicani di Napoli - è una ripresa del vecchio progetto di federalismo competitivo, concorrenziale e conflittuale e dove si rischia di cancellare i principi di unità dello Stato di leale collaborazione fra Stato e regione e di solidarietà, accentrando - conclude Carmine Pezzullo - il divario economico fra nord e sud rendendo sempre più ipotetico ed inattuabile le eguale diritto di tutti i cittadini alle prestazioni sociali all’assistenza sanitaria e all’efficienza di tutti i servizi essenziali, in particolare riferimento alla scuola, all’università e alla ricerca scientifica».

 

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