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Tajani reggente per blindare Forza Italia

Tajani reggente per blindare Forza Italia

ROMA. Primum sopravvivere. Il resto verrà dopo. Adesso occorre dare subito un segnale di unità e coesione. Per questo Forza Italia serra i ranghi e decide di affidare una sorta di leadership pro-tempore al coordinatore Antonio Tajan. Sarà il ministro degli Esteri a sostituire al vertice del partito Silvio Berlusconi nell’attesa di celebrare un congresso che inevitabilmente sarà rifondativo. Il primo senza lo storico leader scomparso.

«UNA SCELTA DI CONTINUITÀ». L’ipotesi, che potrebbe essere già ufficializzata oggi nel corso di un’attesa conferenza stampa, vederebbe una sorta di reggenza: Tajani sarebbe presidente protempore. La scelta del vicepremier, viene spiegato da ambienti azzurri, «non è contestabile» in quanto più alto in grado nominato da Berlusconi, e andrebbe quindi nel segno della «continuità». VERSO IL CONGRESSO. Lo Statuto del partito, infatti, prevede che a nominare il reggente sia il Consiglio nazionale, convocato dal Comitato di presidenza, e la sostituzione temporanea è prevista «per il periodo strettamente necessario per la convocazione del congresso nazionale».

FERRANTE: CONTINUEREMO IL SUO PERCORSO CON CORAGGIO. Un chiaro segnale di vitalità quello di Fi, i cui vertici sono chiamati ad un difficile passaggio. Soprattutto devono evitare una diaspora che per il partito fondato da Berlusconi potrebbe essere esiziale. Oggi, per quanto più soli, «continueremo il percorso verso il quale ci hai indirizzati: con coraggio e senza titubanze non devieremo dalle tue volontà, dai tuoi progetti, dai tuoi ideali, dai tuoi sogni», sintetizza il messaggio Tullio Ferrante, sottosegretario napoletano alle Infrastrutture e ai Trasporti e responsabile nazionale adesioni di Forza Italia, ricordando Silvio Berlusconi.

GASPARRI, «FI VA AVANTI TUTELANDO QUELLO CHE LUI HA COSTRUITO». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il senatore Maurizio Gasparri, che ricorda come dal 1994 in poi «sono rimasto al suo fianco in un percorso di lealtà e coerenza che in pochi possiamo vantare. Questo è un momento di grande dolore. Ma Fi, che fa parte del Ppe, andrà avanti. Ora il nostro impegno sarà mantenere il consenso e tutelare quello che Berlusconi ha costruito».

FOTI: IL CENTRODESTRA VA AVANTI COESO. Alla stabilità di Forza Italia guardano anche gli alleati del centrodestra. In particolare Fdi, che in questa fase ha interesse che Fi resti salda e non si sfarini, mettendo così a rischio anche la tenuta della maggioranza: «Il centrodestra va avanti come blocco sociale coeso di persone con ideali, valori e sentimenti comuni. Questo è l’insegnamento che ci lascia Berlusconi», è il messaggio che Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, invia agli alleati. Un messaggio che sottintende come da Fdi, almeno in questa fase, non arriverà alcun tentativo di campagna “acquisti” nei confronti degli azzurri.

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