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Far West durante la festa, i killer sparano tra la folla

Far West durante la festa, i killer sparano tra la folla

AFRAGOLA. Far west sotto le illuminarie della festa patronale. Due le persone ferite. Vincenzo e Raffaele Sepe. Padre e figlio. Vincenzo Sepe è stato ferito a coltellate, mentre Raffaele è stato colpito da almeno quattro pallottole che l’hanno attinto in diverse parti del corpo. I sicari, che viaggiavano a bordo di uno scooter, hanno inseguito le loro vittime, che stavano scappando con un motociclo. I due congiunti non sono stati finiti dai sicari, solo perché sono caduti su via Francesco Russo, sotto gli occhi atterriti di decine di persone. I due, sono stati soccorsi da un’autoambulanza del servizio sanitario nazionale e condotti in codice rosso presso il vicino ospedale di San Giovanni in Dio di Frattamaggiore, dove, almeno per quanto è trapelato, sarebbero stati subito sottoposti ad due diversi interventi chirurgici.

L’AGGUATO. L’agguato di chiara ed univoca matrice camorristica è iniziato a ridosso della centralissima Piazza Emanuele Gianturco. Diversi sarebbero i testimoni oculari dell’agguato, ma ovviamente, tutti sono spariti nel nulla, dopo che i killer hanno esploso una serie di colpi a raffica. In via Francesco Russo, sono poi sopraggiunti i carabinieri della locale stazione e gli uomini della Radiomobile della Compagnia di Casoria per i necessari rilievi tecnici. Lo scooter su cui viaggiavano i due Sepe è rimasto a terra, intriso di sangue delle due vittime ed è stato sottoposto a sequestro dai militari. Impossibile stabilire l’esatta dinamica dell’agguato, ma tenuto conto che uno dei due feriti presenta ferite da arma da taglio all’addome, è facile e semplice intuire che i feriti conoscevano i loro aguzzini e che si sono fermati a discutere con loro prima di essere feriti.

IL MOVENTE. Il movente del l’agguato è tutto da chiarire e per avere un quadro chiaro del modus operandi dei sicari bisognerà quantomeno visionare le immagini che sono state registrate dalle telecamere di sorveglianza cittadina.

GLI SPARI IN STRADA TRA LA FOLLA. È chiaro che nell’agguato poteva certamente rimanere coinvolto qualche innocente visto, che tutto sembra essere iniziato nella centralissima piazza Emanuele Gianturco illuminata a festa. Quest’agguato portato a segno in una città in festa, fa comprendere che i vari cartelli criminali sono tornati a sotterrare l’ascia di guerra. Erano mesi che nell’ex regno dei Moccia non si registravano agguati di tale inaudita e gratuita violenza.

LA PISTA DELLA LITE RISOLTA A COLPI DI PISTOLA. Secondo fonti non investigative, ma abbastanza attendibili, tra gli assalitori ed i sicari ci sarebbe stata una lite poi risolta a colpi di arma da fuoco. Non da escludere che nella notte gli investigatori riescano in qualche modo a dare un nome ed un volto ai due sicari che stavano inseguendo i due Sepe, forse con l’idea di dare il colpo di grazie alle loro vittime. Sono stati disposti una serie di posti di controllo ed anche effettuate alcuni perquisizioni, sia nell’abitazione dei due feriti che in altri luoghi. In ogni modo i sicari, che hanno ostinatamente inseguite le due vittime a bordo del loro scooter lanciato a forte velocità non erano travisati.

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