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Minaccia poliziotto: 18enne in manette

Minaccia poliziotto: 18enne in manette

NAPOLI. «Ti sparo se non te ne vai. Hai capito? Ti sparo». Gridava Antonio Esposito, 18 anni appena compiuti e nessun precedente a carico, mentre puntava la pistola contro un poliziotto della Squadra mobile della Questura che lo inseguiva. Ore 18 di venerdì scorso e il fiuto dell’assistente di polizia, figlio d’arte in servizio alla sezione Antirapina, non si sbagliava: quei due giovanotti in sella a uno scooter in piazza Garibaldi nascondevano qualcosa. Così è scattato l’alt da cui è partito un inseguimento conclusosi in vicoletto I Pergole con l’arresto del “sospetto”: un volto e un nome nuovi per le forze dell’ordine, nessun legame con clan, imparentato con il giovane ras del gruppo Sibillo Antonio Napoletano “o’ nannone”. Antonio Esposito, napoletano del Borgo Sant’Antonio Abate, ora si trova nel carcere di Poggioreale. Dovrà rispondere di detenzione illegale di arma da fuoco e di munizioni, ricettazione (per il possesso della pistola), minaccia aggravata e resistenza a pubblico ufficiale per non aver ubbidito all’alt. È evidente che una volta finito nel mirino del poliziotto in piazza Garibaldi, abbia cercato in tutti i modi di evitare l’inevitabile arresto. Addosso infatti aveva una “BBM” calibro 8 con matricola cancellata e due cartucce all’interno di cui una “camerata”. Toccherà ora all’avvocato Natalia Fuccia cercare il più possibile di tirarlo fuori dai guai. Il complice invece è riuscito a fuggire e presumibilmente sarà accusato in concorso degli stessi reati, tranne che della minaccia al rappresentate dello Stato. Ancora un arresto dunque, della sezione Antirapina della Mobile partenopea, dirigente Alfredo Fabbrocini, vicequestore Antonio Serpico, frutto di un efficace controllo investigativo del territorio. Erano le 17 e 30 quand’ è scattato l’alt ai due giovani in sella a uno scooter. Il conducente, alla loro vista, si è fermato per far scendere il passeggero e si è poi dato alla fuga in direzione di vicoletto I Pergole facendo perdere le proprie tracce. L’altro invece si è lanciato con una corsa a perdifiato verso via Sant’Antonio Abate, nel cuore del “Buvero”. Il poliziotto, avendo capito che Antonio Esposito nascondeva qualcosa di illecito e perciò l’amico l’aveva fatto scendere, lo ha inseguito il passeggero per un lungo tratto di strada. Durante la fuga il giovane gli ha puntato una pistola contro minacciandolo: “ti sparo, vai via, ti sparo”. Fino a quando, arrivati entrambi a vico Pergole, il 18enne è stato bloccato e disarmato. L’investigata si è avventato sull’inseguito con una mossa quasi da rugby, impedendogli così di proseguire. Avvisati il pubblico ministero e il difensore di fiducia, le formalità burocratiche sono proseguire fino al momento in cui Antonio Esposito è stato arrestato per porto illegale di arma clandestina, ricettazione, minaccia aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. Le indagini continuano per identificare il complice. Entrambi erano a volto scoperto e la videosorveglianza potrebbe averli ripresi.

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