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19 Giugno 2023 - 08:59
AFRAGOLA. Duplice tentato omicidio: fermato nella notte un immigrato originario del Togo, accusato di essere il responsabile della sparatoria avvenuta nella serata di sabato sera nel pieno centro cittadino. L’uomo non solo avrebbe premuto il grilletto, ma avrebbe anche accoltellato Raffaele Sepe ed il figlio prima di esplodergli contro una raffica di colpi, inseguendoli infine insieme ad un complice per dargli addirittura il colpo di grazia. Il fermato, per il quale vale comunque ed in ogni modo la presunzione d’innocenza fino a condanna definitiva passata ingiudicata, ha solo 20 anni ed è incensurato. Il feritore è stato rintracciato e sottoposto a fermo, mentre si trovava all’interno del pronto soccorso del presidio ospedaliero di villa dei Fiori di Acerra, dov’era giunto, trasportato dal 118, con ferita d’arma da taglio al polso sinistro (10 giorni di prognosi). L’immigrato, con regolare permesso di soggiorno, è stato fermato mentre sono in corso le ricerche per identificare il complice. Le indagini lampo portate a termine dai carabinieri della locale stazione diretti dal luogotenente Raimondo Semprevivo. È emerso che Raffaele e suo figlio, mentre si trovavano su un motoveicolo lungo il Corso Vittorio Emanuele III di Afragola, venivano coinvolti in una rissa con due individui extracomunitari. Durante l’alterco, i due aggressori per fiondarsi contro i due italiani avevano nelle mani un coltello ed una pistola. Quasi subito i Sepe finivano per soccombere sotto l’attacco impari dei giovani extra-comunitari ricevendo diversi fendenti ed infine contro di loro venivano esplosi una pluralità di colpi d’arma da fuoco, parte dei quali colpivano il più giovane dei Sepe, che comunque ed in ogni modo risalivano a bordo del loro scooter, cercando di sfuggire alla furia degli inseguitori, che - non domi - volevano finirli, ma sbattevano contro un’auto. Intanto altre persone che avevano partecipato alla rissa, resisi conto di averla fatta grossa, fuggivano nelle strade attorno alla centralissima Piazza Gianturco, illuminata per la festa Patronale. Dalle immagini acquisite attraverso il sistema di video sorveglianza cittadina non è emerso che i due fossero armati. In ogni modo i due Sepe e l’immigrato sono stati comunque denunciati per il reato di rissa aggravata. È comunque ricercata una quarta persona coinvolta nella rissa. Migliorano le condizioni dei due feriti, che salvo complicazioni potrebbero fare presto ritorno a casa. A causa di quanto è successo nella prima serata di sabato, in modo precauzionale è stata anticipata la processione in onore di Sant’Antonio che si stava svolgendo nelle vicinanze. Una decisione maldigerita dai tanti fedeli.
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