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20 Giugno 2023 - 09:12
NAPOLI. Ieri mattina con le forze dell'ordine, i vigili del fuoco, la polizia municipale e l'assistenza sanitaria si è provveduto a liberare il deposito Anm di Stella Polare da un insediamento rom. «Stella Polare ospita 8 sottostazioni elettriche per l’alimentazione delle tratte filoviarie e tramviarie corrispondenti» ha detto Pierpaolo Martino dirigente dell’esercizio di superficie di Anm «Ci siamo accorti dell’occupazione durante l’attività di manutenzione ordinaria ed abbiamo prontamente denunciato la situazione al Comune di Napoli che, con l’ufficio Patrimonio, ha iniziato le procedure di sgombero». Ieri mattina al via lo sgombero vero e prorpio durante il quale non si sono registrati particolari problemi e le operazioni sono avvenute in maniera tranquilla., come se gli occupanti avessero già saputo che quella dello storico deposito sarebbe stata solo una breve parentesi. «Gli impianti non hanno subito danni, né sono state registrati sottrazione di cavi o componenti elettrici che avrebbero causato inevitabilmente l'interruzione del servizio» ha sostenuto Francesco Favo Direttore generale di Anm. «I nostri dipendenti hanno potuto nuovamente accedere all’impianto per le atività lavorative». L’impianto di Stella Polare era stato riconsegnato al Comune di Napoli nel 2017. Ma recentemente l’amministrazione aveva scelto quell’immenso deposito per realizzare il Museo della metropolitana e raccogliere tutti i reperti che emegevano durante gli scavi delle metro. Addirittura erano stati spesi otto milioni di euro per la progettazione ed i rilievi. Poi tutto si era fermato - evento non nuovo a Napoli- e ne aveva approfittato alcune famiglie rom per occuparlo. Da qui le prime segnalazioni, poi c’era stato il rendiconto degli allacci abusivi e poi, a capo di un’ispezione, i tecnici si erano trovati davanti materassi, tavoli e frigoriferi. «L’operazione condotta ieri nel capoluogo partenopeo, che ha consentito di liberare un immobile dell’Azienda Napoletana Mobilità, testimonia come, pur a fronte di situazioni articolate e complesse, proseguano senza sosta su tutto il territorio nazionale gli interventi di contrasto del fenomeno delle occupazioni illegali e di restituzione dei beni ai legittimi proprietari» ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, commentando lo sgombero. «Sono azioni - ha aggiunto Piandesosi - necessarie a garantire migliori condizioni di sicurezza alle comunità locali, rimuovendo quelle situazioni di degrado e illegalità che caratterizzano alcune aree urbane del Paese e che finiscono per alimentare fenomeni criminali, come il racket delle abitazioni. Continueremo lungo questa strada, in piena collaborazione con tutte le Istituzioni sul territorio».
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