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20 Giugno 2023 - 19:00
Si sono radunati alle 18 all'ingresso della Cumana di Corso Vittorio Emanuele con destinazione il consolato greco i manifestanti dei movimenti antirazzisti napoletani, tra cui Mediterranea e il Movimento Migranti e Rifugiati.
Un appuntamento convocato in poche ore a seguito di quello che è già stato identificato come uno dei peggiori disastri mai verificatisi nel Mar Mediterraneo. Sono 600 almeno le vittime presunte del naufragio, di cui 100 bambini. Sono tantissimi i corpi che non sono ancora stati restituiti dal mare.
I manifestanti, in diverse centinaia, contestano le politiche europee in materia di immigrazione. È opinione comune infatti che se ancora oggi si verificano tragedie come quella della scorsa settimana la colpa sia soprattutto di chi gestisce il fenomeno migratorio "ergendo muri e ostacolando la solidarietà tra le persone".
Sotto accusa finisce anche quello che viene ritenuto a tutti gli effetti uno scaricabile tra Stati. È dalla scorsa settimana infatti che i governi di Grecia, Italia e Malta si accusano a vicenda di aver lasciato l'imbarcazione alla deriva. Questa versione cozza con la ricostruzione dei fatti che riporta in maniera inequivocabile come tutte le parti in campo fossero a conoscenza della condizione in cui versava l'imbarcazione, finanche del numero di persone che erano a bordo.
I manifestanti hanno anche tinto di rosso la bandiera dell'Unione Europea, definendola una fortezza in memoria delle più di 25.000 persone morte in mare negli ultimi anni mentre fuggivano da guerre e situazioni di difficoltà estrema che spingono ogni giorno centinaia di migliaia di persone ad intraprendere viaggi rischiosissimi, molto spesso al prezzo di tutti i loro beni.
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