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22 Giugno 2023 - 08:29
ACERRA. Rievocazione storica dell’Assalto al Castello: chi si loda s’imbroda. Centocinquantamila euro buttati al vento, per nulla. Lo spettacolo, prima previsto per aprile, poi spostato al 10 e 11 giugno ed infine a sabato e domenica prossima, si terrà nella centralissima Piazza del Castello (certamente non idonea sotto il profilo sicurezza) ad ospitare un evento per il quale si prevede l’affluenza di almeno 3milapersone (anche se l’area non risponde agli standard di sicurezza previsti dalla direttiva Gabrielli). Ieri gli ultimi sopralluoghi tecnici ma sarebbe interessante comprendere quali saranno le prescrizioni che verranno impartite dai vigili del fuoco e dalla polizia di Stato, visto che piazza del Castello - ridotta ormai ad un ritrovo di pusher ed extracomunitari - è piena di ostacoli (leggasi alberi), che non potranno certamente essere rimossi (così come sarà possibile fare per le panchine di cemento). L’assurdo di questo evento, che si ripete per la quinta volta, è che il comune e l’organizzatore, invece di farsi pagare i diritti per la ripresa dell’evento (così come è logico che sia), paga 30mila euro per la messa in onda della manifestazione, 15 mila euro alla Pro loco, circa sedicimila euro per i fuochi pirotecnici (che dureranno almeno 8 minuti - (producendo un inquinamento dell’aria inquantificabile), 15mila euro per un piano di sicurezza (che già esiste), 25 mila euro d’incremento, 45 mila euro all’associazione che porterà in piazza i figuranti per l’assalto al Castello, 20 mila euro all’associazione che ha realizzato il palinsesto del “Cartellone degli eventi metropolitani”, già iniziati a dicembre scorso e che ha portato al “parco urbano” (divenuto un luogo privato ed affidato ad una cooperativa vicina all’ex sindaco) gli attori che hanno partecipato alla fiction “Mare Fuori”. In realtà, almeno secondo gli organizzatori, l’evento (previsto per il prossimo week-end ma programmato prima ad aprile, poi slittato al 10 giugno e poi al 24 e 25 giugno), prevede il coinvolgimento di un’intera città, contestualizzata in una Acerra Medievale con la riproduzione dell’epica battaglia, l’afflusso di migliaia di cittadini e di turisti provenienti dai paesi limitrofi, testimoniato dagli eventi riprodotti negli anni precedenti. Pura fantasia, un sogno e, null’altro. Al massimo di quest’evento beneficeranno i pochi esercizi di somministrazione ubicati a ridosso di Piazza del Castello, Piazzale Renella e via Leonardo da Vinci. Oltre, sarà miseria nuda e cruda. Ovviamente gli amministratori comunali riusciranno a ritagliarsi (grazie al pagamento all’emittente che manderà in onda l’evento vendendosi gli spazi pubblicitari) qualche spazio di visibilità a pagamento, sciorinando la solite affermazioni, dando l’impressione a chi guarda da casa del successo della manifestazione. In conclusone, tanto frastuono per accontentare i soliti “amici”, ossia i fidati palafrenieri che dovranno poi pagare il conto alle prossime elezioni regionali. A dimenticavo, la sicurezza è un optional?
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