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23 Giugno 2023 - 07:45
NAPOLI. Un ferimento misterioso, al punto che addirittura gli investigatori non escludono l’ipotesi di un proiettile vagante. In particolare, seguendo questa tesi, Pasquale Musella si sarebbe trovato per caso sul lungo di un tentato omicidio: piazza Francesco Coppola, nella zona di Gianturco. Il suo racconto è ritenuto credibile, tanto più che è stato trovato nel posto indicato un solo bossolo calibro 22. Ma le indagini sono soltanto all’inizio e per il momento i carabinieri battono pure altre piste, compreso l’errore di persona oltre alla possibilità che fosse proprio lui il bersaglio. Cominciamo dall’inizio nel descrivere un’altra notte violenta a Napoli. Mancavano pochi minuti infatti alla mezzanotte quando è scattato l’allarme per l’arrivo di un uomo ferito da un colpo d’arma da fuoco al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare. Alla struttura sanitaria sono accorsi i carabinieri della compagnia di Poggioreale, competenti per territorio, allertati dal 112, che hanno ricostruito la vicenda facendo partire subito le indagini. Poco prima, autonomamente, un 53enne di Poggioreale già noto alle forze dell’ordine (ma senza legami con la criminalità, va sottolineato) era arrivato all’ospedale con una ferito alla gamba destra da colpo d’arma da fuoco. Già dalla prima ricostruzione, ancora sommaria, è emerso che la vittima mentre si trovava in piazza Francesco Coppola nel quartiere Poggioreale sarebbe stato colpito da un proiettile vagante. I medici hanno riscontrato a Pasquale Musella una “ferita d’arma da fuoco terzo medio laterale coscia destra’’ per una prognosi di 10 giorni e dimissioni già in nottata. Le indagini, che presumibilmente non dureranno poco come sempre in casi del genere, sono condotte dai carabinieri della compagnia di Napoli Poggioreale con il coordinamento della procura antimafia. Per gli investigatori il primo obiettivo è di ricostruire l’intera dinamica del ferimento con precisione. Pasquale Musella era fermo quando ha avvertito un bruciore alla gamba e si è accorto di essere stato ferito. A sparare sarebbe stato un uomo su uno scooter che probabilmente, ma al momento si tratta di un’ipotesi, voleva colpire qualcun altro in quel momento in piazza. Un aiuto ai militari dell’Arma potrebbe arrivare dalla visione delle telecamere di videosorveglianza, le cui immagini già sono state acquisite. Con un po’ di fortuna, se la scena del crimine rientrava nella porzione di piazza coperta dall’apparecchiatura, si potrà cominciare a chiarire quanti erano i malviventi entrati in azione: uno soltanto o c’era anche un complice? In ogni caso, proprio perché il ferito non ne avrebbe mai fatto cenno, è stata abbandonata del tutto l’ipotesi di una tentata rapina finita nel sangue. Nel frattempo gli investigatori che stanno lavorando al caso, come da prassi consolidata, stanno acquisendo informazioni sul territorio attraverso le fonti di strada o confidenziali. Al momento però nel quartiere non si registrano fibrillazioni particolari negli ambienti di malavita organizzata.
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