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La denuncia della Cgil: «Liquigas, a Napoli 70 esuberi»

La denuncia della Cgil: «Liquigas, a Napoli 70 esuberi»

«Settanta esuberi e chiusura degli uffici di Napoli della Liquigas, a causa dell'alto costo di affitto. L'azienda non ha cercato un'alternativa più economica, ma ha indicato come soluzione il trasferimento dei dipendenti a Firenze e Cremona, sedi dove già hanno preparato le postazioni di lavoro». E' quanto afferma il segretario generale della Filctem Cgil Campania, Vincenzo De Caro.

«Tale decisione - aggiunge De Caro - si unisce a quella delle tante aziende che in questo paese decidono di recuperare produttività sempre a scapito del Sud Italia. Già nel 2021 l'azienda aveva unilateralmente trasferito un solo lavoratore di Napoli sulla sede di Milano senza le dovute motivazioni, tale trasferimento è apparso a nostro avviso di tipo ritorsivo perché nel 2016 lo stesso lavoratore fu reintegrato dopo un licenziamento evidentemente illegittimo e dopo ben 4 sentenze a lui favorevoli». 

«Ne seguì uno sciopero - aggiunge De Caro - che vide Napoli compatta a manifestare la propria solidarietà a quel lavoratore ed a protestare contro tutte le altre proposte ritenute negative dell'organizzazione del lavoro. Purtroppo, anche la decisione di chiudere gli uffici di Napoli ha odore di ritorsione, infatti dopo lo sciopero del settembre 2021 l'organico di Napoli è andato via via assottigliandosi in quanto le numerose e spontanee fuoriuscite non sono state rimpiazzate. Appena 2 mesi fa, il Direttore del Personale ha avuto degli incontri locali nei quali ha affermato che i dipendenti di Napoli sarebbero considerati "improduttivi" in quanto sarebbero stati i primi (parliamo dei genitori di minori di 14 anni o in condizione di fragilità) a richiedere l'applicazione dello Smart Working in occasione delle proroghe normative governative. Al momento sono circa 26 le persone e le famiglie a rischio che si troverebbero immediatamente compromesse le loro vite private. Eppure, basterebbe ricercare sedi alternative con costi notevolmente più bassi ma è chiara e limpida la natura ritorsiva delle decisioni aziendali soltanto perché i lavoratori di Napoli hanno esercitato un loro diritto sancito dalla Costituzione». 

«Liquigas SpA - ricorda il sindacato - è un'azienda leader del settore del GPL in Italia appartenente al Gruppo multinazionale olandese della SHV, da anni è fortemente remunerativa ed anche il 2022, nonostante la contrazione, ha assicurato un Ebitda di 56 milioni di euro contro i 76 dell'anno precedente. Normalmente, nel corso degli anni solo il 10% degli utili è stato reinvestito in Italia; il restante 90% è sempre stato introitato dalla casa madre. Il personale, compreso quello da recenti acquisizioni, si aggira attorno ai 700 dipendenti. A causa di questa contrazione del 2022 e delle fosche previsioni per il mercato degli idrocarburi dei prossimi anni, l'Azienda, nonostante i forti profitti, ha annunciato un nuovo piano di riduzione dei costi ed in particolare del personale».

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