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Cortei e summit nel Lotto G, scarcerato Petriccione junior

Cortei e summit nel Lotto G, scarcerato Petriccione junior

NAPOLI. Nonostante si trovasse sottoposto agli arresti domiciliari nel comune di Giugliano, si era ripetutamente allontanato da casa per raggiungere il Lotto G di Scampia, dove, scortato da alcuni uomini di massima fiducia, avrebbe avuto almeno sei incontri con presunti esponenti del gruppo Angrisano, con il quale è tra l’altro strettamente imparentato. Arrestato per questo motivo a dicembre scorso, per Salvatore Petriccione Junior, figlio del capoclan della Vanella Grassi Salvatore Petriccione “’o marenaro”, si prospettava una lunga permanenza dietro le sbarre di Poggioreale. Il rampollo della mala secondiglinese è stato invece a sorpresa scarcerato in seguito alla decisione della Corte di Cassazione, che martedì sera, sconfessando la linea del Riesame e accogliendo quella dei difensori, gli avvocati Domenico Dello Iacono e Antonio Iorio, ha stabilito l’immediata liberazione del 22enne. Negli ultimi tempi quello di Petriccione junior è diventato un volto piuttosto noto delle cronache cittadine. Il figlio del ras della Vinella è stato arrestato all’inizio dello scorso con l’accusa di aver preso parte a un brutale pestaggio di gruppo. Vicenda per la quale si trova attualmente sotto processo e per la quale è stato condannato in primo grado a 3 anni e 8 mesi: un’inezia, o quasi, considerando che per lui il pm aveva invocato ben 10 anni di carcere. In seguito il rampollo aveva anche ottenuto i domiciliari, salvo poi tornare in cella per aver violato la misura ospitando un pluripregiudicato nella sua abitazione in Calabria. Riottenuti per la seconda volta gli arresti in casa, stavolta a Giugliano, Salvatore Petriccione ha però dimostrato di non aver ancora messo la testa a posto. Ignaro di essere costantemente monitorato dalla polizia, il 22enne, approfitCAMORRA Il rampollo della Vanella Grassi avrebbe incontrato i ras degli Angrisano Cortei e summit nel Lotto G, scarcerato Petriccione junior tando dei permessi concessigli dal tribunale per recarsi dal dentista, ha invece fatto ritorno a Napoli per ben sei volte. In particolare il figlio del ras sarebbe andato a Scampia, precisamente nel fortino del Lotto G, dove, costantemente scortato da alcuni fedelissimi, avrebbe avuto degli incontri sui quali sono ancora in corso gli accertamenti dell’ufficio inquirente. Sta di fatto che a dicembre scorso la Procura ha ottenuto un nuovo aggravamento della misura e per il 22enne si sono riaperte le porte del carcere. Il tribunale del Riesame, confermando il provvedimento cautelare, ha tra l’altro segnalato il dentista ai pm per falso, in quanto avrebbe redatto dei certificati che attestavano l’avvenuta visita. Questione chiusa, dunque? Neanche per sogno. Il tandem difensivo Dello Iacono-Iorio è infatti riuscito a documentare che Petriccione junior non soltanto si è effettivamente recato dal dentista, ma che gli incontri sono stati brevi per motivazioni oggettive e comprovate. Insomma, il rampollo non sarebbe andato nello studio solo per prendere il presunto certificato “di comodo”. La Cassazione, convenendo che non ci fosse stata alcuna violazione della misura, ha così annullato l’ordinanza di aggravamento e rispedito Petriccione ai domiciliari.

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