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29 Giugno 2023 - 07:45
NAPOLI. Sta in una rissa tra quattro donne della famiglia, forse provocata ad arte, il retroscena del fermo a carico del 24enne Pasquale Attardo per il tentato omicidio dei cugini Vincenzo Attardo e Pasquale Attardo (omonimo 40enne). Le vittime accorsero in strada, in piazza Poderico, per difendere la madre e furono così sorpresi dagli aggressori, pronti secondo gli inquirenti con armi e coltelli mai trovati. Per quell’episodio sono indagati, a parte il giovane arrestato l’altro ieri mattina, il padre Salvatore Attardo, il fratello Michele e il cugino Michele Maietta. Quest’ultimo, al momento irreperibile, è il secondo destinatario del provvedimento restrittivo eseguito dai poliziotti della sezione “Omicidi” della Squadra mobile della questura di Napoli (dirigente Alfredo Fabbrocini, vice questore Luigi Vissicchio) mentre gli altri due per questa inchiesta non hanno ricevuto la misura cautelare in quanto arrestati lo stesso giorno dai carabinieri per la vicenda dell’usura in cui è coinvolto pure Alfredo De Feo, di cui abbiamo scritto ieri. I quattro della famiglia Attardo (Pasquale di 24 anni, il fratello Michele di 29, il padre Salvatore di 47 e Michele Maietta di 30) sono accusati in concorso in duplice tentato omicidio nonché di detenzione e porto di armi comuni da sparo, delitti aggravati dal metodo mafioso perché il gruppo è ritenuto dalla Direzione distrettuale antimafia vicino ai Contini dell’Arenaccia. Ferma restando per tutti la presunzione di innocenza fino all’eventuale condanna definitiva: infatti contro il provvedimento sono ammessi mezzi di impugnazione. Gli investigatori della Mobile partenopea hanno ricostruito con precisione quanto accadde la sera del 29 settembre 2022 attraverso le immagini delle telecamere della piazza e una serie di intercettazioni telefoniche. È emerso così che a sferrare le coltellate al torace ai fratelli Pasquale e Vincenzo Attardo (figli di Gaetano) sarebbe stato lo zio Salvatore dopo l’aggressione in gruppo con calci e pugni alle vittime. A causa delle ferite il 24enne rimase molti giorni in ospedale in prognosi riservata. Decisive, oltre all’abilità degli investigatori, si sono rivelate le intercettazioni telefoniche. Dal letto d’ospedale ai Pellegrini uno dei feriti ha dato subito una spinta alle indagini: Pasquale Attardo, parlando con il fratello Vincenzo già dimesso, si fece scappare una frase indicativa: «Hanno fatto pure bene padre e figlio»; aggiungendo poi che era stato il “grande”: «Lui, appena si è avvicinato, mi ha accoltellato al petto». Un’altra conversazione interessante è quella sul litigio precedente al duplice ferimento: «Quando hanno litigato le femmine, si sono messe due di loro sopra mia mamma». Cosicché, sulla base dei filmati già visionati i poliziotti della Mobile hanno accertato che alla fase iniziale della rissa avevano partecipato solo le quattro donne di famiglia: “Zia Rosaria” e “zia Cinzia” (con le parentele viste dalla prospettiva dei feriti) che avevano aggredito con un mattarello la madre dei feriti, Antonietta, e la suocera del 24enne Pasquale.
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