Tutte le novità
30 Giugno 2023 - 08:24
NAPOLI. Una preoccupazione latente. Gli ultimi episodi di violenza con protagonisti i giovanissimi, basti pensare alla morte a Pomigliano d’Arco del 40enne senza fissa dimora ghanese Frederick Akwasi Adofo aggredito da due 16enni ora in carcere, o anche i numerosi litigi in strada o all’esterno dei locali spesso a colpi di arma bianca e arma da fuoco di che avvengono soprattutto nei weekend, preoccupa i vari livelli istituzionali. Maria De Luzenberger, procuratore generale al Tribunale per i Minorenni di Napoli non nasconde il problema a margine della firma del protocollo per la presa in carico dei minorenni vittime di reato firmato ieri a Nisida. «Dal punto di vista della delinquenza minorile è un momento abbastanza grave. Non c’è un aggravamento dal punto di vista numerico - stando ai numeri che arrivano alla nostra Procura - quanto piuttosto rispetto alla modalità, alla violenza, all'uso delle armi con una diffusione invece esponenziale». Il procuratore individua un filo conduttore che lega i vari episodi: «È l’assenza della scuola. I ragazzi che delinquono e commettono atti violenti hanno alle spalle abbandoni scolastici o dei percorsi non portati a termine. L'abbandono della scuola è indice anche di una cattiva educazione in famiglia e indica che tipo di famiglia c'è alle spalle». D’altra parte, per l’anno 2022/2023 sono stati segnalati 2004 abbandoni scolastici da parte dei bambini in città. In alcune Municipalità il dato ha assunto connotati drammatici: si va dalle 392 segnalazioni dei quartieri orientali di Barra, San Giovanni e Ponticelli (Sesta Municipalità), alle 359 di Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno (Settima Municipalità) e alle 301 dell’area della Seconda Municipalità del Centro Storico (Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto, S. Giuseppe). Inoltre, sempre per il 2022/2023, l’istituto Svimez ha ricordato i 3.757 casi segnalati dall’Ufficio Scolastico Regionale alle Procure dei Minori e alle amministrazioni per inadempienze, con l’area metropolitana di Napoli a detenere il record, con la media di 10,4% di abbandono degli alunni dalla scuola primaria ai primi anni delle superiori. Dal canto suo il sindaco Gaetano Manfredi si dice, «da padre, molto preoccupato perché capisco che la fragilità dei minori deve essere accompagnata da una società che sia in grado di ascoltarli e di proteggerli. La precocità di alcuni comportamenti, l'abuso di alcool, un uso distorto dei social fanno sì che gli episodi di bullismo che ci sono sempre stati nella nostra società vengano amplificati». Per l’ex rettore importante è «il ruolo delle famiglie, che spesso non riescono a garantire quel presidio di vicinanza che aiuterebbe questi ragazzi a percorrere strade più appropriate».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo