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Blitz nel fortino degli Scissionisti

Blitz nel fortino degli Scissionisti

NAPOLI. Luigi Rosati, alias “’o pezzott”, non è un personaggio che poteva passare inosservato agli occhi degli investigatori del commissariato Scampia, che lo conoscono bene. Così, giovedì mattina, ai poliziotti della squadra giudiziaria sono drizzate le antenne appena lo hanno visto in strada nella zona dei Sette Palazzi. Controllando i movimenti a distanza di sicurezza, lo hanno sorpreso con le mani nella marmellata e arrestato in flagranza di spaccio. Ieri, dopo la notte in camera di sicurezza, il 55enne di Scampia è stato condannato con rito direttissimo alla pena di un anno e quattro mesi da scontare ai domiciliari. Il pm aveva invece chiesto per lui una condanna a 2 anni e 4 mesi, ma la strategia difensiva dell’avvocato Gandolfo Geraci ha evitato il peggio. In via Antonio Labriola si è consumata l’ennesima operazione antidroga e nella rete è finito un personaggio vecchio del “mestiere” , Luigi Rosati, da tempo però assente dalle pagine di cronaca. I poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato (dirigente Stefano Iuorio, commissario Lorenzo Stabile) sono entrati in azione durante un servizio mirato di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. Così, ai Sette Palazzi hanno notato “’o pzzott” che si muoveva con circospezione. Conoscendo, gli investigatori si sono messi in allerta in particolare quando il 55enne, dopo aver ricevuto una banconota da un giovane, si è diretto in una stradina adiacente per poi tornare e consegnargli qualcosa. A quel punto i poliziotti hanno bloccato il sospetto spacciatore, trovandolo in possesso di 75 euro. Ma i soldi non bastavano per arrestarlo: infatti, hanno compiuto il controllo decisivo nella strada da cui era stato visto uscire e, sotto al balcone di un’abitazione al primo piano di uno stabile, hanno trovato 14 stecche di hashish per un peso complessivo di 27 grammi e 11 bustine con all’interno circa 13 grammi di marijuana. Per Rosati, napoletano con precedenti di polizia ma non organico a clan di camorra, sono scattate le manette per i reati di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L’operazione antidroga non si è conclusa. Come sempre in casi del genere gli operatori hanno ispezionato la zona circostante, scoprendo nell’intercapedine del vano ascensore dello stesso edificio altre 25 stecche di hashish per un peso di circa 40 grammi e 25 bustine che contenevano circa 31 grammi di marijuana. Ma per questa sostanza stupefacente, trovata in un posto diverso da quello da cui era stato visto uscire il “sospetto”, la difesa è riuscita a dimostrare che non poteva essere addebitata all’imputato. Ecco perché la condanna, a fronte di una ben più robusta richiesta del pubblico ministero, è stata più leggera. A Scampia, dopo gli anni d’oro di “Gomorra”, il volume dei traffici di stupefacenti è diminuito. Ma il quartiere, sconfiggendo la concorrenza del rione Traiano, è ancora il mercato più fiorente nonostante i ripetuti colpi inferti alla malavita specializzata dalle forze dell’ordine e dalla procura.

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