Cerca

Ha denunciato i suoi estorsori, minacce a imprenditore

Ha denunciato i suoi estorsori, minacce a imprenditore

ARZANO. Aveva denunciato e fatto arrestare quattro estorsori, ma ora, Giovanni, il coraggioso imprenditore di Arzano, subisce le minacce da parte dei familiari degli esponenti del clan. Sandro Ruotolo, quindi, interviene per chiedere aiuto a nome del commerciante che ora vive nella paura. «Lo Stato faccia sentire la sua presenza» afferma Ruotolo. E anche Don Maurizio Patriciello si schiera in sostegno dell’imprenditore minacciato: «Forza, Giovanni! Forza!!! Siamo con te. Tutti gli onesti sono con te. Siamo e saremo sempre contro la prepotenza, contro i soprusi, contro la camorra. Ognuno mangi il pane con il sudore della propria fronte. Dio benedica chi ha fame e sete di giustizia». Ci vuole coraggio in terra di camorra a denunciare e fare arrestare quattro esponenti del clan locale. Ma Giovanni F., titolare del bar Bellagio, si è rivolto ai carabinieri per denunciare l’intimidazione e, a seguito di indagini scaturite dalla sua denuncia, l’ultimo rampollo della famiglia Alterio, Antonio, è finito dietro le sbarre, insieme ad altri tre esponenti del “clan della 167”. Secondo una prima ricostruzione, senza alcun motivo plausibile e mentre era intento ad entrare nell’abitazione dell’anziana madre (anch’essa vittima di lancio di pietre dopo la denuncia del figlio), l’imprenditore veniva invitato ad allontanarsi dalla zona, prima che lo stesso avventore lo avvisasse che da lì a breve sarebbe passato alle vie di fatto. Secondo indiscrezioni, l’autore delle minacce sarebbe imparentato con gli Alterio, tutti attualmente in carcere, dopo il blitz dei carabinieri di Castello di Cisterna, il 25 aprile del 2022. «Era aprile quando scendemmo in piazza, ad Arzano, a manifestare la nostra solidarietà a Giovanni che aveva mandato in carcere i suoi estorsori - ricorda Ruotolo -. Lanciammo un appello agli altri commercianti di Arzano, di farsi coraggio e di denunciare anch’essi la camorra. Oggi, accendiamo di nuovo i riflettori su Arzano, perché Giovanni è stato minacciato dai familiari di uno degli arrestati. Giovanni è tornato dai carabinieri e ha denunciato l’autore delle minacce. Stiamo tutti con Giovanni e chiediamo allo Stato di non lasciarlo solo». Le nuove minacce arrivano a qualche settimana dall’arresto a Giugliano da parte dei carabinieri del latitante Davide Pescatore, alias “pal’e fierr” 43enne ritenuto elemento apicale del “clan 167” di Arzano. Pescatore è gravemente indiziato di estorsione aggravata dalle finalità mafiose ai danni dell’imprenditore del bar Bellagio, commessa insieme ad Antonio Alterio, gambizzato in un circolo ricreativo a novembre del 2021, nonché fratello di Gennaro e Raffaele finiti anch’essi in carcere il 25 aprile dell’anno scorso unitamente ad altre 27 persone; Salvatore Lupoli alias ’o trombone e Giuseppe Bussola.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori