«Le esternazioni di De Luca? Di Sgarbi ce n’è uno solo»

NAPOLI. «Le esternazioni di De Luca? Io dico solo che di Vittorio Sgarbi ce n’è uno solo». Sandro Ruotolo, componente della segreteria nazionale del Pd, taglia corto sulla pioggia di accuse riversata dal presidente della Regione Campania sui vertici del partito.

De Luca parla di “partito sequestrato” in Campania dopo la decisione di commissariarlo per le vicende del tesseramento nel Casertano…

«C’è stata una decisione presa dai dirigenti nazionali, è inutile tornarci sopra. Stiamo mettendo in piedi battaglie sui problemi che interessano ai cittadini. E tra queste c’è anche quella contro il progetto di autonomia differenziata del Governo…».

Il presidente della Regione accusa il Pd di essersi svegliato tardi sul ddl Calderoli…

«Invece grazie a Elly Schlein il Mezzogiorno è tornato centrale nella nostra agenda, il tema lo ha posto l’attuale segretaria del Pd e per questo motivo il ddl Calderoli sarà uno dei punti dell’estate militante. Stiamo portando avanti anche un altro argomento serio come quello del salario minimo, che già esiste nel resto d’Europa e che anche la Confindustria ha promosso. E la coesione tra le opposizioni può essere decisiva per combattere il progetto di Calderoli. E voglio aggiungere anche un’altra cosa…»

Quale?

«Il Pd ora ha capito una cosa che prima non aveva percepito, ovvero che senza il Mezzogiorno l’Italia non riparte. Per noi il tema delle diseguaglianze è centrale, con questa autonomia differenziata ci sono settori come la scuola e la sanità a rischio. Tra l’altro, la riforma che si vorrebbe varare è in contraddizione con il Pnrr che prevede il 40 dei fondi al Mezzogiorno per ridurre il divario con il Nord del Paese. E il ritardo nell’attuazione del Piano da parte del governo Meloni ci fa capire quanto non piaccia ai secessionisti».

De Luca è tornato a insistere anche sulla questione del terzo mandato…

«È una boutade. Lo ripeto: di Sgarbi ce n’è uno solo. Punto».