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05 Luglio 2023 - 17:49
Il piano (poi fallito) del clan Masiello per evitare la mazzata giudiziaria: «No estorsioni e nessun morto»
NAPOLI. “No estorsione e nessun morto... perciò non prendono l’associazione... solo per droga”. La strategia dei tre ras dei Quartieri Spagnoli è sintetizzata alla perfezione da Ciro e Nicola Minieri, giovani emergente vicini a Vincenzo Masiello, in una conversazione tra i due fratelli intercettata nella loro abitazione. Antonio Esposito “’o pallino”, Eduardo Saltalamacchia e “’o Cucù” per anni hanno dettato legge negli ambienti criminali della loro zona pensando di evitare il 416bis mantenendo un basso profilo. Le indagini culminate nel blitz di maggio non hanno evidenziato casi di racket né si sono verificati omicidi collegabili a guerre di camorra, ma gli inquirenti hanno trovato gli indizi sufficienti per far scattare l’accusa di associazione mafiosa con arresto conseguente. Come fonte di prova, a conferma di quanto emerso dalle investigazioni dei carabinieri e della polizia, nella misura cautelare contro i 3 ras dei Quartieri Spagnoli i pm della Dda hanno inserito anche l’intercettazione tra i 2 fratelli Minieri. Ecco alcuni passaggi della conversazione, con la consueta premessa che le persone citate devono essere ritenute estranee ai fatti narrati fino a prova contraria. I 2 giovani già allora, il 29 novembre 2019, erano nel mirino degli inquirenti per un duplice ferimento maturato in un contesto di scontri tra malavitosi emergenti. Uno di essi era rimasto vittima dell’agguato.
Nicola: “Quello perciò non hanno pagato l’associazione... nessuno sopra ai Quartieri... né Eduardo (Saltalamacchia, ndr) a partiore da Eduardo per finire al “Cucù” (Vincenzo Masiello, ndr)... associazione al clan camorristico!”.
Ciro: “La gente si era fermata”.
Nicola: “E’ normale... non fanno un morto, come lo fai... non fanno l’estorsione... hai capito?”.
Ciro: “Ma quelli... ”.
Nicola: “So solo... se succede solo traffico di droga possono prendere... solo associazione per droga!...(incomprensibile) non glieli puoi dare perché quelli passano la roba alle piazze... non fa né estorsioni e né... ”.
Ciro: “Noo quando... (incomprensibile)di fame o’ cì!”.
Nicola: “No!Quello si fanno la fame perché quelli si dividono il 10 euro... però non fanno l’estorsione!”.
Ciro: “Non vanno a bussare alla casa di nessuno!”.
Nicola: “No! Non lo fanno... sanno muoversi! Non vanno... lo sanno che vanno carcerati... ”.
Ciro: “No... no... quelli sono furbi! ... La gente pensa che sono scemi e cose... sono uno più magna cazzi..! I Quarteriani... credimi”.
Dunque, ai Quartieri c’era un superclan a tre teste, frutto di un accordo tra altrettanti ras dei Quartieri Spagnoli: Antonio Esposito “’o pallino”, Vincenzo Masiello “’o cucù” ed Eduardo Saltalamacchia. Il patto è datato dicembre 2019, poco dopo la scarcerazione di quest’ultimo e la ripresa del controlla sulla zona della Pignasecca. Da quel momento sono partite le indagini culminate in 53 arresti.
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