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Preso Bruzzaniti, “socio d'affari" del ras Imperiale

Preso Bruzzaniti, “socio d'affari" del ras Imperiale

Esponente del narcotraffico, è stato catturato in Libano

NAPOLI  I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della Dda, al termine di articolate indagini svolte con il supporto delle più importanti istituzioni e agenzie europee e internazionali impegnate nel contrasto dei crimini transnazionali, hanno arrestato in Libano Bartolo Bruzzaniti, originario di Locri, ritenuto essere narcotrafficante di rilievo criminale assoluto. Nel mese di ottobre 2022, a seguito di complesse indagini condotte dal Gico di Reggio Calabria, Bruzzaniti si era sottratto all'esecuzione di una misura cautelare emessa nei confronti di 36 soggetti coinvolti in un traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravato dalla finalità di agevolare la ’ndrangheta. In quell’occasione, tra l’altro, i finanzieri avevano sequestrato oltre quattro tonnellate di cocaina, così sottraendo alla criminalità organizzata calabrese introiti stimati in 800 milioni.

La costanza degli inquirenti ha consentito di stringere sempre più il cerchio attorno al ricercato, seguendone gli spostamenti tra la Costa d'Avorio e il Libano. Così, grazie a una proficua cooperazione internazionale di polizia, il latitante è stato localizzato e arrestato in un noto ristorante di Jounieh, in Libano, grazie anche al contributo dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna, e il supporto dello Scico. Per l’individuazione del latitante, ricercato da quattro Procure, il Gico di Reggio Calabria ha avviato una cooperazione internazionale di polizia - con la collaborazione della Dcsa e della Direzione Centrale della Polizia Criminale - Scip Uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, del Segretariato Generale dell’Oipc-Interpol di Lione, della Dea americana nonché, da ultimo, il risolutivo intervento dell’Internal Security Forces libanese che ha consentito la localizzazione e quindi l’arresto di Bruzzaniti. Legato alle cosche della ’ndrangheta di Platì e legato a Francesco “Ciccio” Barbaro, 47enne figlio dello storico boss Rosario detto “Rosi da massara”, Bruzzaniti aveva stretto anche solidi rapporti con ras della camorra Raffaele Imperiale, anch’egli broker di livello internazionale del narcotraffico, latitante storico arrestato a Dubai e poi pentitosi come Bruno Carbone, altro personaggio che aveva rapporti con Bruzzaniti per le forniture di droga.

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