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11 Luglio 2023 - 09:31
Agguato al ras Ciro Naturale, una pista porta a una vendetta dei D’Amico. Attacco al clan De Micco, “’o mellone” resta ancora in pericolo di vita
NAPOLI. Due piste, ma una che prevarrebbe sull’altra da un punto di vista probabilistico. Gli investigatori anticamorra che si occupano di Ponticelli, almeno per il momento, privilegiano l’ipotesi che il tentato omicidio di Ciro Naturale sia stato provocato da contrasti interni con il gruppo dei De Martino, i famigerati “XX” del rione Fiat. Mentre sono scettici, pur non escludendolo completamente, che dietro la mano del sicario entrato in azione sabato sera ci siano i D’Amico del Conocal. I rispettivi moventi del tentato omicidio starebbero nella contestata gestione del clan da parte 46enne “’o mellone”, nominato reggente dal ras Marco De Micco quando fu arrestato l’anno scorso, o in una vendetta per l’agguato mortale a Vincenzo Costanzo nella notte dei festeggiamenti per lo scudetto del Napoli.
Le condizioni di Ciro Naturale, che ancora non è fuori pericolo, sarebbero migliorate e i primi ad augurarsi che ce la faccia sono i poliziotti della Squadra mobile della questura e i colleghi del commissariato Ponticelli, impegnati nella indagini dalle 22 e 50 di sabato scorso e pronti a sentirlo. A quell’ora Ciro Naturale era in viale Carlo Miranda e stava parlando con alcune persone quando da un’autovettura è sceso di corsa un uomo incappucciato che si è diretto con decisione verso di lui impugnando una pistola.
Pochi secondi e una pioggia di piombo si è abbattuta sul bersaglio, ma la mira non è stata infallibile. Dopo i primi momenti di terrore generale, sono partiti i soccorsi e il 46enne a bordo di una macchina di passaggio è arrivato all’ospedale Villa Betania, ferito da tre colpi: all’addome, un altro alla clavicola e un terzo allo zigomo. Cosicché i medici l’hanno sottoposto a intervento chirurgico, ricoverandolo in gravissime condizioni. Fonti di strada hanno fatto sapere agli investigatori già negli scorsi mesi che c’era fibrillazione a Ponticelli, emersa poi clamorosamente con l’omicidio di Vincenzo Costanzo, nipote dei D’Amico “Fraulella”, e con una sparatoria nel Conocal lo scorso 27 giugno cui sarebbe seguita una gambizzazione in piazza Mercato collegabile alle tensioni in atto.
Ma con il tentato omicidio di Ciro Naturale il livello di fibrillazione è arrivato a livelli di guardia e non si esclude le quartiere un’altra este di fuoco, come l’anno scorso. Allora infuriava la guerra tra i “Bodo” e i De Luca Bossa del lotto 0, ora in crisi e parrebbe estranei agli ultimi avvenimenti. Il 46enne Ciro Naturale è il cognato di Pasquale Scognamillo detto “Bombò, trafficante di sostanza stupefacenti al momento detenuto e imparentato con i De Micco. Di Naturale il nostro giornale scrisse in esclusiva il 1 agosto 2022 a proposito del destinatario dell’intimidazione da bomba del 23 luglio precedente. Nel mirino finì il Suv della moglie del 46enne, ma le fiamme distrussero quella notte ben cinque autovetture. In quel caso gli inquirenti diedero subito per certa la mano del clan De Luca Bossa che lanciò a “’o Mellone”, per il ruolo ricoperto all’interno del gruppo De Micco, un sinistro messaggio.
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