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Carico di coca, fuori la narcos

Carico di coca, fuori la narcos

Dieci chili di “neve” recapitati a domicilio, il Riesame scagiona Carmela Milone

MELITO. Schiacciata da un carico di cocaina di quasi dieci chili trovato nella sua disponibilità, per lei si profilava una lunga permanenza dietro le sbarre del carcere di Pozzuoli. Carmela Milone è però rimasta in cella giusto una manciata di settimane. La Decima sezione del tribunale del Riesame accogliendo l’istanza del difensore della donna, l’avvocato Paolo Gallina, ha infatti annullato l’ordinanza emessa dal tribunale di Napoli Nord a carico della presunta narcos, per la quale è stata disposta l’immediata scarcerazione.

La difesa ha infatti sostenuto e dimostrato che la 45enne, sorella del narcotrafficante vicino agli Amato-Pagano Gaetano Milone (nel riquadro a destra), non avrebbe avuto alcun ruolo nella spedizione del carico di cocaina che il corriere le ha recapitato a casa alla fine del mese scorso. La donna non avrebbe infatti mai effettuato alcun ordine, né tantomeno sarebbe entrato in contatto con lo spedizioniere o eventuali fornitori dello stupefacente. Carico di cocaina a domicilio, il blitz a Melito era scattato a fine giugno e in manette era finita una quasi insospettabile, Carmela Milone, 45enne incensurata sorella del narcos Gaetano Milone, uomo della costola del clan Amato-Pagano capeggiata dal boss maranese Mariano Riccio (nel riquadro a sinistra).

Alla donna viene contestato il possesso di ben dieci chili di “neve” ancora da tagliare: un’accusa di assoluta consistenza, che aveva spinto il gip del tribunale di Napoli Nord a confermarne la permanenza in carcere. Negli atti di indagine resta il blitz messo a segno dalla guardia di finanza. I militari avevano infatti ricevuto una segnalazione dalla Bartolini, colosso della logistica, che li informava della presenza di un pacco sospetto che di lì a breve sarebbe stato recapitato a Melito, precisamente all’interno della 219, una delle roccaforti degli Scissionisti. A questo punto gli investigatori hanno optato per una “consegna controllata”, mirando non soltanto a sequestrare la droga, ma anche a trarre in arresto il destinatario.

L’operazione è andata a buon fine in breve tempo e per Carmela Milone sono così scattate le manette. All’interno del grosso scatolo, i finanzieri hanno poi scovato ben dieci chili di cocaina purissima ancora da preparare per la vendita al dettaglio. Il carico, il cui valore di mercato è stimato intorno ai 400mila euro, è stato ovviamente sequestrato e le indagini sul caso sono ancora in corso. Gli inquirenti sono infatti certi che la droga fosse destinata ad alimentare proprio le “piazze” di Melito controllate dagli Scissionisti.

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