Furti da Mediaworld, presa la banda “hi-tech”

NAPOLI. Sono sospettati di aver commesso furti all’interno di centri commerciali Mediaworld dislocati in tutto il territorio italiano, con un danno di oltre 547mila euro. La tecnica era sempre la stessa: entravano a volto scoperto nei centri commerciali fingendosi clienti e, dopo aver asportato con maestria il dispositivo antitaccheggio, trafugavano la merce, che consisteva quasi sempre in prodotti Apple, Dyson o Nintendo, famosi per le confezioni dalle dimensioni compatte e quindi facilmente occultabili.

A finire nei guai Giuseppe Fiorillo, 47enne di Napoli, Gennaro Cammisa, 43enne di Sant’Antimo, e Cinzia Grimaldi, 26enne di Napoli. Il gip del tribunale di Catanzaro ha applicato ai tre sospettati gli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, rispettivamente a Giugliano in Campania, Cesa e Grumo Nevano. I tre sono tutti difesi dall’avvocato Luigi Poziello, chiamato ora ad aprire una breccia in un quadro indiziario che fin qui si è dimostrato quantomai granitico.

Per i tre il pubblico ministero della Procura di Catanzaro aveva chiesto la custodia cautelare in carcere. Nei prossimi giorni i tre presunti ladri sfileranno davanti al gip per gli interrogatori di garanzia. A febbraio scorso si sarebbero resi responsabili di un furto all’interno di un esercizio commerciale di Catanzaro Lido: i tre erano stati arrestati e posti ai domiciliari dai carabinieri di Catanzaro che hanno agito in sinergia con i colleghi di Giugliano, Grumo Nevano e Cesa. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di tre ordinanze emesse dal tribunale di Catanzaro.

I militari catanzaresi, a seguito di attività di indagine avviata dopo il furto, sono riusciti a risalire ai presunti autori del furto di tre computer di marca Apple, per un valore complessivo di circa 3.900 euro, avvenuto in un negozio di elettrodomestici, Mediaworld, nel quartiere marinaro del capoluogo calabrese. All’identificazione dei tre presunti autori si è arrivati grazie all’esame delle riprese effettuate dalle telecamere di videosorveglianza installate all’interno dell’esercizio commerciale e consegnate agli inquirenti.