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14 Luglio 2023 - 09:15
Fermo convalidato dal pm: domani si attende il pronunciamento del Gip
NAPOLI. Simone Isaia aveva 3 accendini nelle tasche dei pantaloni consumati e con uno di essi ha incendiato la “Venere degli stracci”, l’opera d’arte contemporanea inaugurata a giugno scorso in piazza Municipio. Un gesto senza alcuna apparente motivazione, dettato da chissà quale contorcimento mentale del 32enne, anche se qualche investigatore ipotizza che l’indagato possa avere tendenze piromani. Fatto sta che l’incendio, a causa del materiale sintetico e quindi facilmente infiammabile, si è sviluppato subito e non c’è stato bisogno di benzina. Poi, nella ricostruzione della polizia avallata dalla procura ordinario, l’uomo si è allontanato da solo, così come era arrivato, con passo lento alle 5 e 20 dell’altro ieri. A quel punto si è rivelata fondamentale l’intuizione degli investigatori della Squadra mobile della questura, guidati dal dirigente Alfredo Fabbrocini e con il vice questore Antonio Serpico.
Pur non conoscendolo, dall’aspetto e dal tipo di persona hanno ritenuto che potesse andare a pranzo in una mensa della Caritas o di qualche altra associazione. E così è stato: era vestito esattamente come appariva nelle immagini della videsorveglianza, compreso uno zainetto logoro con delle cianfrusaglie all’interno. I poliziotti della Mobile hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria Simone Isaia intorno alle 14 di mercoledì scorso, il pm ha convalidato ieri il provvedimento restrittivo ed entro domani si esprimerà il gip. Per gli investigatori non ci sono dubbi: l’uomo immortalato dalle telecamere di piazza Municipio subito dopo aver appiccato il fuoco, è lo stesso fermato nella mensa di via Marina. Lui, apparso sorpreso, in questura ha negato con decisione di essere l’autore del reato, ripetendolo ieri sera al pubblico ministero. Naturalmente deve essere considerato innocente fino all’eventuale condanna definitiva.
L’indizio principe ed esclusivo è rappresentato dai fotogrammi : circostanza che spiega la rapidità delle indagini culminate nel fermo. Simone Isaia, incensurato originario del centro storico di Napoli, dovrà rispondere di incendio e distruzione di beni culturali. Alle 5 e 20 dell’altro ieri, poco prima dell’alba, era solo e sempre da solo si è allontanato, senza fretta, quasi in tranche. L’allarme è scattato subito, e non poteva essere diversamente data la centralità del luogo e l’odore acre che si è diffuso insieme alle fiamme che si spingevano in alto. In pochi minuti sono accorsi i pompieri con i poliziotti della Mobile, i colleghi del commissariato Decumani (guidato dal dirigente Emilio Basile) e dell’Ufficio prevenzione generale della questura (dirigente Francesca Fava). Le indagini svolte hanno consentito così di individuare il probabile autore e rintracciarlo in via Marina. Stava tranquillamente mangiando nella mensa ed è apparso quasi sorpreso per l’arrivo dei poliziotti. Non sembrano esserci moventi e non è escluso che la difesa nel prosieguo del procedimento penale chieda per lui una perizia psichiatrica.
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