Cerca

A Ponticelli scatta il coprifuoco

A Ponticelli scatta il coprifuoco

Rischio faida dopo l’agguato a Ciro Naturale, gli affiliati ai tre clan si sono rintanati

NAPOLI. Più poliziotti in strada, più servizi di pattugliamento nelle zone più a rischio, più investigatori impegnati su Ponticelli. La questura partenopea, al cui vertice da pochi giorni c’è il questore Maurizio Agricola, vuole assolutamente evitare che il quartiere diventi un campo di battaglia come accadde l’estate scorsa tra omicidi, ferimenti, stese e bombe nel corso della guerra tra i De Micco e i De Luca Bossa. Tra le vittime di una clamorosa intimidazione ci fu anche Ciro Naturale “’o mellone”, ferito gravemente sabato scorso in viale Carlo Miranda. Ma secondo la maggior parte degli investigatori gli ultimi attacchi proverrebbero da nuovi fronti: per il ferimento dell’altra sera i sospetti maggiori ricadrebbero sui De Martino “Xx” e quindi si tratterebbe di una vicenda interna all’alleanza con i “Bodo”, anche se la pista che conduce ai D’Amico “Fraulella” del “Conocal” non sarebbe stata ancora abbandonata. In ogni caso la fibrillazione negli ambienti criminali sta aumentando e lo Stato non sottovaluta il pericolo.

Le scarcerazioni più o meno recenti, comprese quelle di affiliati ai quali sono stati concessi i domiciliari, hanno movimentato il panorama malavitoso. Soprattutto nel campo dei De Micco dei Martino sono diversi i personaggi di spessore non più dietro le sbarre: da Francesco e Salvatore De Martino (padre e fratello di Antonio) ad Antonio Nocerino detto “Brodino” (cugino di Matteo Nocerino, arrestato per la “stesa” in piazza Volturno 24 ore dopo l’omicidio di Vincenzo Costanzo). Così come dalla parte dei D’Amico “Frauella”, i ras del “Conocal” , nuove leve si sono affacciate alla ribalta creando un potenziale focolaio mentre i De Luca Bossa apparirebbero al momento un po’ defilati dagli affari criminali.

Ma ciò che preoccupa a Ponticelli è la facilità con cui si rompono patti sottoscritti a fatica. Proprio in questo contesto si inseriscono le indagini sugli ultimi agguati che stanno conducendo sia i poliziotti della Squadra mobile della questura con il commissariato Ponticelli che i carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli con i colleghi della compagnia Poggioreale. Investigatori esperti che avrebbero le idee più chiare su entrambi i casi: per il nipote dei “Fraulella” è molto probabile la presenza in piazza Volturno quella notte di uno “specchiettista” che avvisò i killer; anche per l’agguato a Ciro Naturale, ancora in ospedale in prognosi riservata ma in miglioeramento, ci sarebbe la mano di un “segnalatore”. Il 46enne “o’ mellone” del resto, si sentiva al sicuro: via Carlo Miranda è una zona sotto il controllo dei De Micco-De Martino. Che la tensione sia alta a Ponticelli lo dimostra anche un’altra circostanza: ras, luogotenenti e gregari da qualche giorno si vendono poco in giro. E anche se alcuni si troverebbero fuori Napoli per trascorrere la vacanza, è certo che un po’ di prudenza è normale: soprattutto finché non sarà completamente chiaro lo scenario attuale, tra guerra tra clan e fibrillazioni interne.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori