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15 Luglio 2023 - 09:50
NAPOLI. Erano accusati di aver venduto cocaina a Cattolica e due componenti del gruppetto di presunti spacciatori avevano preso anche casa nella cittadina romagnola. Ma al termine di un lungo e complesso processo al tribunale di Rimini per Salvatore e Samuele Marigliano, Christian Benedetto e Antonio Della Rocca è arrivata l’assoluzione. Grazie alla precisa strategia degli avvocati Leopoldo Perone e Giovanni Nappo, al dibattimento è emerso che era stato fallace il riconoscimento degli imputati e così l’impianto della Procura è caduto. I due Marigliano, imparentati con l’omonima famiglia di San Giovanni a Teduccio ad inizio anni 2000 considerata vicina ai Formicola, erano ritenuti gli organizzatori del traffico di cocaina, ma a carico di tutti e 4 gli imputati erano venuti fuori nel corso delle indagini indizi tali da far partire il processo. Ma pazientemente i difensori hanno trovato il punto debole dell’accusa, il riconoscimento appunto, che non si aggiungeva ad altri tipi di accertamenti tecnici. L’indagine era nata essenzialmente a Cattolica, luogo storico per i vacanzieri e meta anche di napoletani dediti alla vendita di sostanza stupefacenti. Si sa che marjuana, hashish e cocaina sono droghe particolarmente vendute tra i giovani e nel 2019, quando ancora non era arrivato il Covid, la costiera romagnola pullulava di potenziali consumatori. Così in zona l’attenzione dei carabinieri locali si era appuntata sui componenti del quartetto, che si sconoscevano tra di loro e si frequentavano con incontri ritenuti “sospetti”. Sono cominciati gli appostamenti, ma nulla di decisivo sarebbe emerso. Al punto che in aula la battagli tra accusa e difesa si è conclusa con la vittoria degli avvocati degli imputati. Non è la prima volta che personaggi legati o imparentati con famiglie storiche di malavita vengono sorpresi a Rimini e dintorni nel corso di investigazioni mirate. Anche Ciro Contini, nipote del boss dell’Arenaccia Eduardo Contini “’o romano”, fu arrestato in Romagna e il processo a suo carico non si è ancora concluso con una sentenza definitiva. Così come nel nord Italia, e in particolare a Milano e a Torino, i napoletani che delinquono sono soprattutto rapinatori o scippatori, in Emilia Romagna l’attività principali per i partenopei in trasferta è il traffico di droga. I due Marigliano e i presunti complici erano accusati di aver venduto a diversi giovani, tra i quali un minorenne, piccole quantità di cocaina. Ma il verdetto li ha clamorosamente liberati dalle accuse, come e i fatti contestati non fossero mai accaduti. Non è stata raccolta la prova al processo infatti, che fossero loro i responsabili dello spaccio.
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