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18 Luglio 2023 - 07:30
NAPOLI. Si può ritirare da questa mattina in ogni ufficio postale ed è attivabile entro il 30 settembre. È la card contro il caro-carrello, una nuova misura per contrastare l'aumento dei prezzi dei prodotti di prima necessità. La cosiddetta “card contro il caro-carrello”. Napoli rientra nei 7.578 i comuni italiani che hanno aderito al sistema di partecipazione alla card. Per averla non è stato necessario richiedere la card in quanto l'elenco dei beneficiari, compilato dall'Inps, è stato già consegnato a Poste Italiane, che provvederà ad attivare un processo mediante il quale i beneficiari riceveranno direttamente una comunicazione per il ritiro della postepay. Utilizzando la card presso i negozi convenzionati, gli utenti potranno usufruire di uno sconto del 15% sui prodotti acquistati. Il ritiro della card avverrà, da oggi, presso gli uffici postali, dopo aver ricevuto una lettera dal Comune di Napoli. Questo nuovo bonus, finanziato con un budget di 500 milioni di euro previsto dalla legge di Bilancio 2023, sarà destinato all'acquisto di beni alimentari di prima necessità. Circa un milione e mezzo di famiglie potranno beneficiarne, in base ai criteri di reddito e al numero di componenti del nucleo familiare. Il ministro Lollobrigida ha affermato di aver intrapreso una trattativa con le organizzazioni datoriali e la grande distribuzione al fine di ottenere un investimento aggiuntivo da parte di quest'ultima. Ciò potrebbe consentire sconti ulteriori. I redditi massimali previsti per beneficiare della misura sono di 15mila euro, ma i calcoli dell'Inps in collaborazione con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani potrebbero portare a distribuire circa 1milione e 400mila card, ognuna del valore di 382 euro, alle famiglie in difficoltà economica che non beneficiano già di altri sostegni. La carta potrà essere attivata entro il 30 settembre e i residui delle card non attivate verranno redistribuiti a coloro che le hanno attivate. La somma potrà essere spesa entro il 31 dicembre. Il ministro ha anche precisato che oltre a questa misura, lo Stato ha messo in campo altri 110 milioni di euro tramite l'Agea per l'acquisto di beni primari destinati alle persone più bisognose, specialmente a coloro che non emergono dalle statistiche o dai calcoli Isee.
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