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18 Luglio 2023 - 10:21
Dal carcere di Voghera (Padova), dove era detenuto, il pregiudicato Alessandro Giannelli, vertice dell'omonimo gruppo criminale attivo nella zona flegrea di Cavalleggeri a Napoli, utilizzava regolarmente telefonini per comunicare con l'esterno, fornendo direttive ai suoi collaboratori per la gestione delle attività illecite sul territorio. È quanto emerso dalle indagini svolte dalla Squadra mobile di Napoli, dal Nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria e dai Commissariati Bagnoli e San Paolo della Questura di Napoli, sulle tensioni tra gruppi criminali nell'area flegrea di Napoli, in particolare i quartieri di Fuorigrotta, Bagnoli e Pianura.
È stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea, nei confronti di 7 persone, indagate a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, detenzione e porto di armi da fuoco, detenzione illecita di sostanze stupefacenti, danneggiamento, incendio e accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. Le indagini sono state avviate nel marzo 2022 per monitorare Giannelli, storicamente inserito nell'ambito della criminalità organizzata dell'area flegrea.
È emerso che tra le persone contattate da Giannelli dal carcere spiccavano esponenti di altri gruppi criminali, sempre dell'area flegrea, con cui sono stati registrati rapporti di collaborazione nella primavera del 2022. Gli equilibri tra le organizzazioni sono però mutati in estate, nonostante vari tentativi di mediazione anche ad opera di esponenti dell'Alleanza di Secondigliano, a causa di conflittualità emerse in relazione alla gestione dello spaccio di droga e al controllo del territorio.
Si è registrato pertanto come il clan diretto da Giannelli fosse entrato in conflitto con altri, dando vita ad una sequenza di azioni armate, monitorate nel corso delle indagini, per il predominio sulla zona. In questa conflittualità, secondo gli investigatori, rientrano alcuni episodi armati come l'aggressione del 24 settembre 2022 a Marco Assalto, che sarebbe stata consumata da parte di esponenti di un clan avverso. Destinatario della misura, Assalto era ritenuto il responsabile della distribuzione di droga in piazza Cesare Fera.
Il 29 settembre 2022, nel vicino quartiere Pianura, in via Josemaria Escrivà, si è verificata un'azione di fuoco contro un'auto riconducibile a un clan avverso, seguita il 19 ottobre 2022 in via di Niso, a Bagnoli, contro l'abitazione di una persona legata a un sodalizio rivale. Sono infine state consumate numerose aggressioni nei confronti di parcheggiatori abusivi a Bagnoli, come avvenuto il 24, il 25 e 27 settembre in via Cattolica e via Coroglio, nonché il 6 ottobre a viale Giochi del Mediterraneo.
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