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19 Luglio 2023 - 15:15
NAPOLI. Proseguono a tamburo battente e potrebbero presto portare a una svolta le indagini sull’omicidio di Salvatore Tramontano (nella foto) condotte dai poliziotti della squadra investigativa del commissariato Secondigliano, che mantengono uno stretto riserbo pur non mostrandosi pessimisti circa l’esito. Purtroppo inizialmente i soccorritori che hanno trasportato al Cardarelli Salvatore Tramontano pensavano che il taglio alla testa forse stato provocato da una caduta successiva a un improvviso malore, forse per il caldo. Ma i medici, dopo un esame approfondito, hanno detto e scritto sul referto che la ferita derivava da un colpo inferto da una lama sottile. Il giovedì successivo, il 13 luglio scorso, “’o munacone” è morto in ospedale per le conseguenze di una grave emorragia cerebrale e sono partiti a tamburo battente gli accertamenti con l’ipotesi di omicidio volontario. I poliziotti di Secondigliano avrebbero ricostruito i movimenti del 55enne in quella domenica mattina. Era stato in compagnia della sorella fino alle 11, poi aveva incontrato persone in strada e alle 11 è stato trovato esamine in piazza Zanardelli. Con chi si è incontrato per ultimo? È probabile che gli investigatori abbiano diverse idee e stiano seguendo più di una pista, anche se al momento nessuno sarebbe tato iscritto nel registro degli indagati. Di sicuro non è stato un omicidio di camorra, legato quindi a dinamiche di “sistema”, ma il responsabile potrebbe avere legami con gli ambienti di criminalità organizzata. Altrimenti non si spiega l’atteggiamento omertoso riscontrato: infatti. quando un litigio tra persone “normali” finisce nel sangue chi ha visto generalmente parla con le forze dell’ordine.
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