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20 Luglio 2023 - 07:30
NAPOLI. Lunedì scorso la polizia gli ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare per il tentato omicidio dei cugini Pasquale e Vincenzo, ieri il tribunale del Riesame gli ha annullato il provvedimento restrittivo per 416bis ed estorsione. Sono stati tre giorni intensi per il 24enne Michele Attardo, 29enne dell’omonimo gruppo familiare ritenuto vicino ai Contini. Assistito dall’avvocato Leopoldo Perone ha ottenuto un risultato importante che ha mitigato, parzialmente, per il provvedimento restrittivo basato sull’indagine dei poliziotti della sezione “Omicidi” della Squadra mobile della questura (dirigente Alfredo Fabbrocni, vice questore Luigi Vissicchio). Nelle indagini sul duplice ferimento di Pasquale e Vincenzo Attardo (figli di Gaetano) sono coinvolti in 4: Michele, il fratello Pasquale (omonimo della vittima), il loro padre Salvatore e il cugino Michele Maietta. Quest’ultimo, inizialmente irreperibile, si è poi consegnato e ora si trova a Poggioreale insieme agli altri. Il giorno del blitz non fu trovato a casa mentre venivano eseguite le due operazioni che hanno decapitato ilo clan Attardo, legato storicamente a doppio filo ai Contini. Un’inchiesta, con indagini dei carabinieri, contemplava camorra ed estorsioni, l’altra della polizia faceva luce sul tentato omicidio provocati da dissidi interni alla famiglia. Sta in una rissa tra 4 donne della famiglia il retroscena della vicenda. Le vittime accorsero in strada, in piazza Poderico, per difendere la madre e furono così sorpresi dagli aggressori, pronti secondo gli inquirenti con armi e coltelli mai trovati. I 4 della famiglia Attardo (Pasquale di 24 anni, il fratello Michele di 29, il padre Salvatore di 47 e Michele Maietta di 30) sono accusati in concorso in duplice tentato omicidio nonché di detenzione e porto di armi comuni da sparo, delitti aggravati dal metodo mafioso perché il gruppo è ritenuto dalla Dda vicino ai Contini dell’Arenaccia. Ferma restando per tutti la presunzione di innocenza fino all’eventuale condanna definitiva: infatti contro il provvedimento sono ammessi mezzi di impugnazione. Gli investigatori della Mobile partenopea hanno ricostruito con precisione quanto accadde la sera del 29 settembre 2022 attraverso le immagini delle telecamere della piazza e una serie di intercettazioni telefoniche. È emerso così che a sferrare le coltellate al torace ai fratelli Pasquale e Vincenzo Attardo (figli di Gaetano) sarebbe stato lo zio Salvatore dopo l’aggressione in gruppo con calci e pugni alle vittime. A causa delle ferite il 24enne rimase molti giorni in ospedale in prognosi riservata. Decisive, oltre all’abilità degli investigatori, si sono rivelate le intercettazioni telefoniche. Dal letto d’ospedale ai Pellegrini uno dei feriti ha dato subito una spinta alle indagini: Pasquale Attardo, parlando con il fratello Vincenzo già dimesso, si fece scappare una frase indicativa: “hanno fatto pure bene padre e figlio”; aggiungendo poi che era stato il “grande”: “lui, appena si è avvicinato, mi ha accoltellato al petto”.
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