Tutte le novità
20 Luglio 2023 - 09:37
ACERRA. Operazione anticamorra: tutto come previsto. La quasi totalità degli arrestati si è avvalsa della facoltà di non rispondere, tranne Vincenzo Goglia, che dinanzi al cospetto del giudice delle indagini preliminari, assistito dall’avvocato Rosa Montesarchio del Foro di Nola, ha inteso fare dichiarazioni, rimettendo al mittente ogni accusa, giustificando la sua presenza con Salvatore Andretta, a seguito di un rapporto parentale. Probabilmente per Goglia, un vero e proprio sconosciuto alle forze dell’ordine fino al suo arresto, potranno riaprirsi le porte del carcere, permettendogli di poter tornare a lavorare presso il comune di Acerra. Peggio è andata a Giovanni Di Matteo, noto con il soprannome di “’O Pallino”, che nella stessa giornata di ieri è stato sentito anche per il possesso della droga trovata dai carabinieri al momento della perquisizione. Scontato che resterà in carcere, almeno per il momento, nell’attesa che gli avvocati andranno a discutere dinanzi ai giudici del tribunale del riesame le diverse posizioni. Mancano ancora all’appello Andrea Aloia (già imputato nel processo per l’omicidio di Pasquale Tortora) e Vincenzo De Rosa, alias “Picc-Pocc”, ritenuto un uomo di Salvatore Andretta. Domani saranno interrogati gli attuali indagati già detenuti, ovvero Salvatore Andretta e Bruno Avventurato (ritenuti i capi bastone del sistema), Andrea Andretta, Domenico Basile alias “Furfucella” (ritenuto un gregario di Andretta), Vincenzo Garofalo alias “O diretto”, Gennaro Tedesco alias “Francuccio o Pintonio”, Giuseppe Picardi alias “O figlio e Rafilin ’o Pagliacciell”. Ovviamente è chiaro che tutti ricorreranno ai giudici del tribunale del Riesame per vedersi annullata l’ordinanza di custodia cautelare. Tenuto conto di quanto è venuto fuori dall’indagine, non è da escludere che in un futuro non molto lontano, possa esserci una nuova misura cautelare, questa volta a carico di soggetti già individuati (e anche indicati), per i quali mancano le prove della loro partecipazione all’attività criminale. Nell’ultima ordinanza eseguita appena qualche giorno fa, vengono indicati un paio di episodi d’usura, ma mancano quelli consistenti, per i quali sembrano già essere stati emessi dei provvedimenti di conclusione delle indagini preliminari. Secondo gli inquirenti della DDA, a tenere le redini del business usura sarebbe stato Salvatore Andretta con l’appoggio dei suoi congiunti, anche loro finiti in carcere nei giorni scorsi, “sentiti” a più riprese nelle intercettazioni ambientali. In ogni modo la posizione dei due presunti ras (Salvatore Andretta e Bruno Avventurato), non è per nulla tranquilla, visto la mole d’accusa che vengono dai pentiti: Giancarlo Avventurato, Gennaro Pacilio, Cosimo Nicolì e Alessio Galdiero.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo