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Napoli mantiene il primato, resta città giovane

Napoli mantiene il primato, resta città giovane

È il primo capoluogo di provincia che ha 100 nati per 177 over 65, in compenso ha meno laureati

NAPOLI. È Napoli la città più giovane d’Italia, la conferma è arrivata dall'Istituto Nazionale di Statistica (Istat) che ha recentemente condiviso un report sulle principali caratteristiche sociodemografiche, economiche e geografiche del territorio italiano, basandosi su una serie di indicatori chiave. La ricerca ha coinvolto 10 aree urbane di regioni a statuto ordinario e quattro città metropolitane delle regioni a statuto speciale. Uno dei punti evidenziati nell'indagine è l'invecchiamento della popolazione e la presenza di giovani nelle diverse zone del paese.

INDICE IN CRESCITA. Si è constatato che gli anziani vivono principalmente nei comuni capoluogo, dove ogni 100 bambini si stima che ci siano quasi 177,5 persone con più di 65 anni. Questo indice è in costante crescita, dal momento che nel 2011 era di 142,4. Tuttavia, Genova spicca tra le città esaminate, poiché qui si registra un rapporto di 269 anziani ogni 100 giovani. Purtroppo, Genova si è anche distinta per il calo demografico, con una percentuale del -4,3%, che la colloca tra le peggiori città del Centro-Nord.

L’ANALISI. Dall'analisi emerge anche che Napoli è la "città più giovane d'Italia", con 130 anziani ogni 100 bambini, un dato significativamente inferiore rispetto a Genova. La città partenopea si distingue anche per la sua elevata densità di popolazione, con 2.535 abitanti per chilometro quadrato, seguita da Milano con 2.040 abitanti per chilometro quadrato. In coda alla classifica si trova Messina con 185 abitanti per chilometro quadrato.

I DATI GEOGRAFICI. La ricerca Irat ha considerato anche altri dati geografici. Si è scoperto che i centri capoluogo più estesi territorialmente sono Roma, Venezia, Napoli e Genova, mentre Firenze e Cagliari sono i capoluoghi più piccoli. Inoltre, è stato analizzato il rischio di frane, e in questo ambito Genova si presenta come una delle città più vulnerabili, con una superficie interessata pari al 25%, seguita da Firenze con il 21% del totale.

ISTRUZIONE. L'Istat ha inoltre esaminato i livelli di istruzione nel paese, rilevando che la popolazione residente nei capoluoghi e nelle prime cinture urbane è più istruita. Secondo i dati, tra i residenti di età compresa tra i 25 e i 64 anni nelle città metropolitane, il 43% possiede un diploma di scuola secondaria di secondo grado, mentre il 24% ha un titolo di studio terziario di primo, secondo o terzo livello. Le città di Milano, Bologna e Roma presentano un numero più elevato di titoli di studio terziari, con Bologna che vanta il primato, con 42 laureati ogni 100 residenti. Purtroppo Napoli in questo è ancora una volta fanalino di coda.

STRANIERI. Infine, un dato importante riguarda la presenza di stranieri sul territorio italiano, che è aumentata quasi quattro volte negli ultimi vent'anni nelle città metropolitane. Napoli e i comuni capoluogoregistrano le quote più alte, con 11,5 stranieri ogni 100 residenti.

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