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Venti di faida alla Torretta, summit tra ras dopo il raid

Venti di faida alla Torretta, summit tra ras dopo il raid

NAPOLI. La cacciata del rampollo rischia di far saltare il banco e alla Torretta scatta il summit tra alcuni degli attuali esponenti di punta della mala flegrea. Dopo la sparatoria avvenuta a inizio mese davanti casa di un giovane strettamente imparentato con il capozona detenuto Giovanni Cirella, con conseguente suo allontanamento dal rione, i pezzi da novanta del “sistema” di Napoli Ovest si sono subito attivati per scongiurare la definitiva esplosione della faida che da ormai oltre un anno vede il clan Strazzullo contrapporsi al cartello Frizziero-Piccirillo-Cirella. L’incontro, stando a quanto accertato da fonti investigative, avrebbe avuto buon esito: non foss’altro che nella querelle si sarebbero inseriti nientedimeno che gli Esposito di Bagnoli, in rappresentanza del clan Licciardi di Secondigliano, e i Carillo di Pianura per conto dei Mazzarella, che a loro volta appoggerebbero proprio gli Strazzullo. La posta in gioco resta altissima. I clan attivi tra i vicoli a ridosso della riviera di Chiaia da tempo immemore alimentano le proprie casse con la vendita di droga al dettaglio, soprattutto cocaina, e con il racket ai danni dei commercianti. Terminata la pandemia, ha però preso piede anche il business delle strutture ricettive, vedi b&b e case vacanza, oltre a quello dei locali di somministrazione. Insomma, un giro di affari in grado di generare cifre ad almeno cinque zeri e che ha innescato l’ultima fibrillazione camorristica che si trascina ormai da svariati mesi. Una situazione a dir poco esplosiva, nella quale, complici gli arresti rimediati ultimamente dai gruppi rivali, a spuntarla sarebbe stato fin qui il clan Strazzullo, che grazie a un manipolo di giovanissimi pronti a tutto ha ormai conquistato il controllo di buona parte della Torretta. Un’egemonia instaurata soprattutto a suon di pestaggi e stese. Una di queste ultime, come riportato dal nostro giornale il 9 luglio scorso, sarebbe stata indirizzata a un rampollo del gruppo Cirella, il quale si sarebbe poi allontanato dal quartiere per evitare conseguenze ancora più drammatiche. La notizia del raid è rapidamente circolata negli ambienti di Malanapoli, tant’è che pochi giorni fa alcuni emissari dei clan Esposito di Bagnoli, il cui boss Massimiliano Esposito “’o scognato” è da pochi mesi tornato in libertà, e dei Carillo di Pianura si sarebbero attivati pretendendo un incontro con l’attuale reggente degli Strazzullo. Il faccia a faccia ci sarebbe effettivamente stato e il giovane ras, stando alle indiscrezioni raccolte dalla polizia, avrebbe accettato le condizioni imposte. In seguito al summit, il rampollo cacciato avrebbe tra l’altro fatto ritorno nella sua abitazione di via Camillo Cucca. Proseguono intanto le indagini sui colpi di pistola esplosi la scorsa settimana vicino casa di un giovane spacciatore della zona. Al raid, che è stato parzialmente inquadrato da una telecamera di videosorveglianza, avrebbero preso parte quattro persone, tutte sospettate di essere organiche al clan Strazzullo: la nuova paranza di babyras continua intanto a seminare il panico nel rione.

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