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Pistoletto lavora a una nuova Venere per Napoli

Pistoletto lavora a una nuova Venere per Napoli

NAPOLI. Una nuova “Venere degli stracci” è in corso di elaborazione da parte di Michelangelo Pistoletto. Ad annunciarlo è il sindaco Gaetano Manfredi. Dopo l’incendio doloso dello scorso 12 luglio che ha distrutto l’opera in piazza Municipio, la città si prepara ad ospitare nuovamente ad ospitare l’opera. «Si tratta di un momento di trasformazione. L'artista sta elaborando la sua idea per realizzarla di nuovo, anche se non uguale. Va tenuto conto di quello che è successo. Tutto quello che accade lascia una traccia. Anche questo è un percorso», le parole del sindaco. «Non dobbiamo avere paura della diversità. Dobbiamo avere paura della violenza ma non negarla, va capita. Anche questa esperienza può essere molto utile per tutti noi per capire qual è la difficoltà della nostra società», ha aggiunto ancora Manfredi intervenendo al GIffoni Film Festival.

LA RACCOLTA FONDI E IL ROGO. Il Comune aveva fatto partire lo scorso 17 luglio una raccolta fondi per ricostruire la Venere. Il Comune ha informato, infatti, che sarà possibile effettuare una donazione con un bonifico intestato a “L’Altra Napoli Ente Filantropico” con la causale “L’Altra Napoli per Venere”. Circa 200mila euro è la cifra che servirebbe per realizzare una nuova versione dell’installazione che Pistoletto creò negli anni settanta, la cui copia era stata inaugurata a fine giugno in piazza Municipio. Per l’incendio è ancora in carcere Simone Isaia, il senza fissa dimora accusato di incendio doloso e distruzione di bene di rilevante importanza culturale. Tra gli elementi che hanno portato all’arresto il fatto che poco prima dell’incendio solo due persone si sono avvicinate all'installazione di Michelangelo Pistoletto: una donna che fa jogging, la quale non passa a distanza ravvicinata e solo per due secondi, e Simone Isaia, che invece devia il suo percorso e resta per 15 secondi - dalle 5.18 e 12 secondi alle 5.18 e 27 secondi - davanti alla Venere. Altri elemtni che hanno portato all’arresto sono stati l'ammissione dell'indagato di essersi avvicinato (anche se Isaia nega di aver innescato l'incendio) e i suoi vestiti, nonché una borsa rossa con una scritta bianca che viene immortala dai sistemi di videosorveglianza. Isaia indossava gli stessi indumenti dell'individuo immortalato in piazza Municipio e in particolare la stessa borsa, e lo stesso zaino, quando è stato rintracciato e fermato dai poliziotti in un centro di accoglienza.

IL PIANO PER GLI ARTISTI. Intanto ieri il sindaco ha parlato anche degli artisti di strada e della movida. «Vogliamo che gli artisti di strada si possano esprimere in maniera libera, anche evitando il conflitto che purtroppo si è verificato in alcune zone tra gli abitanti e gli artisti. Sto portando avanti un confronto, la nostra idea - ha spiegato - è creare luoghi, spazi e orari in cui si possono esprimere liberamente, anche tutelandoli. Credo nel valore creativo di chi lavora in strada, ma penso sia importante che ci sia un patto di regole perché tutti possano essere tutelati».

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