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Centro storico, stretta per bar e locali: stop alle nuove licenze per tre anni

Centro storico, stretta per bar e locali: stop alle nuove licenze per tre anni

NAPOLI. Nessuna nuova licenza per esercizi di somministrazione all’interno dell’area del centro storico Unesco. È, il buona sostanza, il provvedimento più importante che sarà presentato questa mattina in conferenza stampa da Palazzo San Giacomo. Il sindaco Gaetano Manfredi, insieme con l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato, presenterà le misure di tutela del Centro storico con cui si applicano limitazioni alle nuove attività commerciali, nell'ambito di un pacchetto di tre provvedimenti relativi alla disciplina del commercio in città.

LE DELIBERE SUI DEHORS. Le altre due delibere sono quelle già approvate e riguardano i tavolini e i dehors. Con la prima delibera, è stato approvato il Disciplinare dehors per la regolamentazione dell’occupazione di suolo pubblico per le attività di ristoro all’aperto nel perimetro del centro storico Unesco di Napoli e nelle Buffer Zone (fasce di rispetto) in coerenza con nuovi scenari produttivi post-pandemici.Con il Disciplinare vengono definite anche le regole “estetiche” per i dehors; gli esercenti, quindi, al momento dell’installazione dei dehors nelle aree della zona Unesco e zona buffer, dovranno attenersi alle caratteristiche tecniche in esso definite. Dopo l’ok della Giunta alla delibera si procederà alla modifica dell’attuale Regolamento di occupazione di suolo pubblico che dovrà essere integrato con il contenuto del disciplinare approvato e che dovrà seguire l’iter consiliare. Tutto l’impianto fa riferimento alle autorizzazioni di tipo continuativo e sarà esecutivo soltanto dopo la modifica del regolamento in vigore. Il disciplinare detta elementi di arredo urbano, materiali e colori, delimitazioni, elementi di copertura, ombrelloni, tende, elementi di livellamento (pedane). Ci saranno 4 macro tipologie di dehors distinti in base al tipo di attrezzatura impiegata e all’impatto sullo spazio pubblico. La seconda delibera riguarda la nromativa Covid sull’occupazione di suoli pubblico. «I dehors ed i tavolini, nell’ambito della normativa Covid, potranno essere installati solo previo rilascio del titolo autorizzatorio e non come avviene finora con una mera comunicazione.. È importante ricordare che le modifiche procedurali non interessano i dehors già installati – ha sottolineato l’Assessore Armato – infatti la nuova regolamentazione riguarda solo le nuove installazioni per le quali la disciplina autorizzatoria cambia tornando ad una situazione di normalità».

LO STOP ALLE LICENZE. La terza delibera, invece, è quella che riguarda lo stop alle licenze per le attività di somministrazione. La delibera è frutto di un lavoro fatto di concerto con Regione Campania e Soprintendenza, utilizzando una norma nazionale che prevede questo tipo di interventi normativi senza il passaggio né in consiglio comunale né in consiglio regionale. Il mancato passaggio nelle due assemblee elettive è un qualcosa che è destinato a far discutere. Il modello usato da Palazzo San Giacomo è quello già sperimentato a Firenze e Venezia dove turistificazione e movida hanno causato problemi simili a quelli che sta vivendo Napoli in questo periodo di boom di visitatori. Quali aree interesserà il provvedimento (se l’intero perimetro Unesco o soltanto alcune parti di esso) e quale tipo di attività non potranno più ottenere la licenza (è ampio il settore delle attività di somministrazione) saranno i dettagli più interessanti da scoprire in sede di presentazione.

LOTTA ALLA TURISTIFICAZIONE. Il pacchetto di delibere serve al sindaco Manfredi per intervenire e cercare di fermare il processo di turistificazione della città. Il primo cittadino vorrebbe una normativa che regoli anche la proliferazione esagerata di Bed and breakfast e affitta camere. Una materia che va regolamentata a livello statale e sui Manfredi a già chiesto più volte a Governo e Parlamento di intervenire. D’altronde il conceto che il sindaco tiene a valorizzare è quello di tutelare l’identità della città: «Napoli è una città molto attrattiva che ha grandi bellezze, grande capacità di interpretare quello che è il mondo di oggi, perché è una città vera, fatta di persone, storie, anima. Credo sia questo il motivo per il quale Napoli ha questo successo enorme. Il nostro compito, adesso, è di preservare questa identità, che non venga stravolta da troppo turismo», ha detto lunedì scorso il sindaco parlando di questo argomento a margine del Giffoni film festival.

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