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Napoli, stop alle friggitorie per tre anni: ecco la mappa delle strade

Napoli, stop alle friggitorie per tre anni: ecco la mappa delle strade

Il Comune di Napoli ha delimitato le zone o aree di particolare valore archeologico, storico artistico e paesaggistico, appartenenti al centro storico, nelle quali sottoporre a particolari limitazioni l'esercizio del commercio con lo stop per 3 anni all'apertura di nuove attività food and beverage. Il perimetro territoriale è stato condiviso con la Soprintendenza. I locali posti al limite o ad incrocio con strade devono considerarsi oggetto di limitazione.

Le strade sono: Piazza Municipio, via Santa Brigida e via Giuseppe Verdi; Piazza Trieste e Trento; Piazza Dante; Via Port'Alba; Via Toledo intero asse da piazza Trieste e Trento sino a piazza Dante (compreso piazzetta Duca D'Aosta, piazzetta Matilde Serao, piazza Salvo D'Acquisto); Piazza del Gesù; Piazza Carità; Piazza del Carmine. Nel Centro antico l'intera area racchiusa tra i Decumani e i Cardini, compresa all'interno del perimetro individuato dalle seguenti strade, da sottoporre a limitazioni: Via Santa Maria di Costantinopoli, Piazza Bellini, Via S. Sebastiano; Via Benedetto Croce; Piazza San Domenico Maggiore; Piazzetta Nilo, Largo Corpo di Napoli; Via San Biagio dei Librai, Via Duomo, Via Foria, Piazza Cavour; l'ambito si estende sino al c.so Umberto I e all'incrocio con via Monteoliveto e Calata Trinità Maggiore e comprende l'intero asse di via Duomo. Al Borgo Orefici, l'area racchiusa tra corso Umberto I, via Duomo, via Nuova Marina, via Porta di Massa, c.so Umberto I. Ai Quartieri Spagnoli l'area del nucleo originario dei Quartieri compresa tra: via Toledo, vico D'Afflitto, via Speranzella, vico Conte di Mola, piazzetta Concordia, vico Concordia, via Nuova Santa Maria Ognibene, via Concezione a Montecalvario, via Toledo. Nell'area posta alle spalle dell'emiciclo di piazza del Plebiscito e compresa all'interno del perimetro individuato dalle seguenti strade: via Gennaro Serra, via Egiziaca a Pizzofalcone e via Solitaria. Nel quartiere Chiaia: Via Alabardieri, vico Sospiri, via Ferrigni, via Belledonne, piazza Rodinò, via Cavallerizza a Chiaia, via Bisignano, via Fiorelli, via dei Mille, via Filangieri, Via S. Caterina, via Chiaia, piazza dei Martiri, via Calabritto, via Morelli, via Riviera di Chiaia sino all'imbocco della Galleria di Piedigrotta. Al Vomero: Via Aniello Falcone, via Scarlatti, piazza Vanvitelli, piazza Fuga, via Enrico Alvino, via Merliani, via Luca Giordano, piazza degli Artisti, via Bernini, via Domenico Cimarosa da piazzetta Fuga all'incrocio con via Aniello Falcone.

MANFREDI. «Vogliamo che la nostra città conservi le sue caratteristiche e non si creino quei fenomeni distorsivi che ne modifichino la natura. Modificare la natura di Napoli significa non solo perdere la sua identità, ma anche perdere la sua attrattiva» Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, presentando i provvedimenti a tutela del Centro storico sito Unesco. «Chi viene a Napoli - ha aggiunto Manfredi - lo fa per la varietà della città, il mix sociale del nostro centro storico, la varietà dell'offerta commerciale e ricettiva. Se perdiamo questo equilibrio perdiamo anche la capacità attrattiva e paradossalmente non aumentiamo il numero di turisti, ma lo perdiamo. Dobbiamo governare questo processo molto importante, è una grande risorsa finanziaria. Nel 2022 siamo stati la sesta città d'Italia per movimento d'affari legato al turismo. È una cosa che rappresenta un volano indispensabile per la crescita economica della città». 

«LE MONDE? INACCETTABILE DIRE CHE ERANO MEGLIO PROSTITUTE E CONTRABBANDIERI». «Nei giorni scorsi c'è stata una polemica su un articolo di Le Monde. - ha ricordato il primo cittadino - Non posso accettare che si dica che era meglio quando in una zona c'erano le prostitute e i contrabbandieri rispetto ad adesso che ci sono le attività commerciali. Penso sia inaccettabile ed evidentemente fa parte di quella oleografia che ogni tanto torna. Però è evidente che la gestione di un eccessivo sviluppo turistico della città sia la vera sfida del futuro». «Oggi siamo in una fase di sviluppo e di grande trasformazione sociale ed economica - ha aggiunto Manfredi - e il tema dell'equilibrio dal punto di vista sociale, dei servizi e ambientale è la vera sfida del futuro. Nelle città vive più del 50% della popolazione mondiale. Questo è un primo passo di un percorso che faremo, credo che l'abbiamo fatto nella maniera giusta».  

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