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28 Luglio 2023 - 10:53
NAPOLI. Associazioni di categoria come Aicast e Confcommercio, nonché i rappresentanti delle botteghe di San Gregorio Armeno, si mostrano favorevoli al provvedimento dell’amministrazione comunale relativo al stop per un triennio per nuove licenze per attività di food and beverage. Contraria invece la Confersercenti, che teme ripercussioni sull’economia cittadina. Il giudizio sulle decisioni annunciate ieri dal sindaco Gaetano Manfredi e dall’assessore alle Attività Produttive e Turismo Teresa Armato non è univoco. Tra i favorevoli c’è Antonino Della Notte, presidente Aicast Imprese Italia e componente di giunta della Camera di Commercio di Napoli. «Sono soddisfatto. L’amministrazione comunale ha recepito le nostre richieste relativamente alla cautela allo stop per chi ha già in essere un contratto di locazione o registrato un preliminare, sostenendo già degli investimenti». Della Notte loda Manfredi e Armato anche «sulle valutazioni che verranno fatte dopo il primo anno dall’entrata in vigore del provvedimento per capire se occorrono degli accorgimenti. La richiesta, da me inoltrata, è stata accolta». Il presidente Aicast fa anche una digressione. «Importante è disciplinare l’occupazione di suolo pubblico, tutelando una zona come i Quartieri Spagnoli. È opportuno avere un piano traffico e un piano pedonale per tutelare quell’area, dandole ulteriore lustro». Apertura di credito anche dal presidente Confcommercio Napoli, Massimo Di Porzio. «Questo provvedimento – ricorda - lo proponemmo già a tutti i candidati prima delle ultime elezioni comunali, perché le zone turistiche e il centro storico ormai sono sature di take away e locali da asporto». Di Porzio continua lanciando una proposta: «Il provvedimento va accompagnato a breve da incentivi per le nuove attività dell'artigianato o del commercio di vicinato che vogliono aprire in centro, come una cedolare secca sugli affitti di queste tipologie commerciali o una sospensione per un periodo delle tasse comunali». Strada simbolo dell’artigianato storico da tutelare con la delibera, è San Gregorio Armeno. Il presidente delle Botteghe di quella strada, Vincenzo Capuano esulta. «Dinalmente si possono vendere solo pastori e presepi. Questo è un risultato importantissimo per l'artigianato, San Gregorio Armeno genera un grande indotto nel centro antico ed era ora che venisse tutelata. Abbiamo ottenuto una vittoria storica – dice - per la difesa di una via che parla di artigianato ed artigiani». Voce fuori dal coro, quella del presidente della Confesercenti Vincenzo Schiavo. «La delibera del Comune riguarda non solo i bar o le pizzerie ma anche gelaterie, pub, ristoranti, trattorie. Si tratta di un limite allo sviluppo dell’economia e allo stesso indotto per la città». Schiavo non è proprio ottimista. «Con questo provvedimento del Comune speriamo di non trovarci- ma è quello che temiamo- tra 1 o 2 anni in una preoccupante staticità imprenditoriale. Abbiamo chiesto di usufruire di incentivi, che vanno dalla velocità di ottenere licenze alla sburocratizzazione sino al taglio di qualche tassa».
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